Corse di cavalli e scommesse online. Così una coppia di cittadini maltesi spendeva parte delle raccolte fondi destinate al figlio di 7 anni, malato di cancro. La madre, 27 anni, e il padre di 31 respingono però ogni accusa.
Le indagini sulla famiglia sono iniziate l’anno scorso: secondo l’accusa, i genitori del piccolo avrebbero chiesto sostegno economico per le cure del figlio, da svolgersi nel Regno Unito. Successivamente si sarebbe però scoperto che gran parte delle cure sarebbero state fornite gratuitamente, così come del viaggio e del soggiorno all’estero si sarebbe fatta in parte carico l’Ong “Puttinu Cares”.
Gli accertamenti hanno poi evidenziato che le scommesse online sarebbero state effettuate dal padre del bambino utilizzando un account della moglie, con quest’ultima pienamente a conoscenza delle attività del marito. In tribunale l’accusa non ha chiesto misure carcerarie per la madre, opponendosi però alla richiesta di libertà su cauzione del padre, che avrebbe sulle spalle una lunga e pesante fedina penale.
In aula l’avvocato difensore della coppia ha invece chiesto la libertà su cauzione per entrambi, sottolineando che i genitori rappresentano un punto di riferimento per il figlio malato. Inoltre, durante le indagini tutti e due avrebbero rispettato le regole imposte, tenendosi soprattutto lontani dai testimoni coinvolti nell’inchiesta.
Tuttavia, il magistrato ha negato la libertà su cauzione al padre, già indagato in altri contesti per ricettazione e violazione degli arresti domiciliari, confermandola invece per la moglie, con una cauzione pari a 1.000 euro e 10.000 euro di garanzia personale, oltre all’obbligo di firma settimanale.
Per la coppia è stato inoltre disposto il congelamento di tutti i beni. Entrambi sono accusati di frode e riciclaggio di denaro. Al momento viene mantenuto riserbo sui nomi dei genitori, al fine di tutelare il figlio.