Quasi un terzo dei maltesi ha ammesso di aver chiesto aiuto ai politici per tornaconto personale.
Il dato è stato discusso all’interno di “L-istat tan-nazzjon” (Lo stato della nazione), conferenza organizzata dal presidente Vella allo scopo di comprendere la quotidianità vissuta sull’arcipelago attraverso un’indagine svolta su un campione di 1.000 cittadini maltesi.
Le statistiche hanno messo in evidenza come il 29,7% degli intervistati abbia, in passato, chiesto ad un politico un “favore personale”.
Seppur con poco scarto, il trend sembrerebbe essere più diffuso tra gli uomini, che hanno fatto registrare il 33,4% dei casi contro il 26% fornito dalle donne intervistate.
A livello anagrafico, invece, emerge un altro dato degno di nota che vede nella fascia tra i 16 ed i 25 anni il minor numero di richieste di favori rivolte ai politici.
Il meccanismo sembra essere correlato anche al livello di istruzione: per i residenti con titoli accademici alle spalle, infatti, la percentuale registrata scende in modo sensibile, passando dal 29,7% del totale al 19,9% per questa categoria.
Sono invece in netto rialzo i dati che prendono in considerazione la sola isola di Gozo, in cui il tasso degli intervistati che ha ammesso di rivolgersi alla politica sale al 34,5%.
I risultati del sondaggio e le domande da esso scaturite, sono diventati uno degli argomenti di discussione all’interno di una tavola rotonda a cui hanno partecipato vari rappresentanti di istituzioni e politica.
La presidente della Camera di Commercio di Malta Marisa Xuereb ha manifestato la necessità di una maggiore lotta alla corruzione da parte della polizia e del sistema giudiziario.
Un clima di impunità su tanti piccoli casi di corruzione, dal suo punto di vista, andrebbe a consolidare l’idea che questo tipo di soluzioni siano accettabili e corrette.
Un’altra discussione a riguardo ha invece visto l’intervento di Daniel Micallef, esponente del partito laburista, che ha voluto ricordare come la politica serva a migliorare la vita delle persone e come un contatto diretto tra le due parti non debba essere necessariamente visto con sospetto: «Chi dice che questo è negativo non conosce le persone che incontriamo. I politici non sono qui solo per fare favori, ma anche per portare un cambiamento migliorando la vita della gente».