Introdurre, sin da subito, misure urgenti per “restituire” Blue Lagoon a cittadini e turisti; è quanto avanzato a gran voce dalla ONG Moviment Graffitti, preoccupata che venditori abusivi, distruzione ambientale e sovraffollamento incontrollato possano compromettere per sempre i gioielli paesaggistici dell’isola di Comino.
La celebre Laguna Blu, una delle meraviglie naturali più famose di Malta, quella che «dovrebbe essere quindi un paradiso incontaminato – ricorda l’ONG – si è trasformato in un teatro di avidità ed illegalità senza regole».
I venditori abusivi e gli operatori privati rappresentano un problema dilagante, colpevoli di sottrarre continuamente spazio pubblico su tutto il litorale, «trattandolo come proprio spazio personale», a danno dell’ambiente e delle numerose persone che visitano il luogo, evidenziando la necessità di un intervento governativo concreto e urgente.
«Un recente viaggio a Blue Lagoon ha rivelato che la petizione parlamentare dell’anno scorso per mettere in riga questi operatori, firmata da centinaia di persone, è caduta nel vuoto. Ancora una volta, i venditori di sedie, sdraio e ombrelloni coprono ogni centimetro del litorale fin dalle prime luci dell’alba, rendendo praticamente impossibile godersi questo tesoro nazionale se non pagando 12,50 euro a persona» si legge nel comunicato diffuso da Moviment Graffitti.
Come se non bastasse, lo scenario si aggrava anche a causa delle ingenti quantità di rifiuti ed inquinamento prodotto dalle barche che ogni giorno trasportano centinaia di turisti sulla piccola isola, unitamente alla «musica martellante proveniente da circa sei food truck presenti sul posto».
La ONG ha chiesto al governo un intervento immediato, necessario a tamponare la situazione attuale, e l’ideazione di una regolamentazione a lungo termine che possa salvaguardare l’isola e le meraviglie presenti.