A Malta l’attuazione di strategie a contrasto della corruzione rappresenta ancora un importante scoglio da superare. A segnalarlo è il “Group of States against Corruption” (GRECO), organo europeo istituito nel 1999 e incaricato di controllare e vigilare che i Paesi dell’UE si adattino agli standard anticorruzione imposti ai singoli Stati, promuovendo l’integrità nei governi centrali e nelle forze dell’ordine.
Stando a un recente rapporto, Malta avrebbe messo in pratica in maniera soddisfacente solamente due delle ventitré raccomandazioni contenute nel quinto rapporto di valutazione dal GRECO, dodici delle quali sono state solo parzialmente attuate e altre nove per niente state affrontate. Una situazione che ha posto la politica in una posizione difficile con l’Unione Europea, che ora chiede progressi entro il 31 marzo 2023, data in cui il governo dovrà presentare una relazione sulle azioni intraprese nella lotta alla corruzione.
Sempre secondo il GRECO, una delle principali criticità di Malta risiede nell’assenza di informative sulle procedure da attuare in caso di conflitto di interessi nei confronti di alti funzionari, oltre all’assenza di un’Unità di integrità per aiutare le cariche pubbliche a risolvere problematiche di carattere etico.
Non solo: ancora il GRECO afferma che al Commissario per gli standard nella vita pubblica non sono ancora stati conferiti poteri per sanzionare gli illeciti scoperti. Inoltre, la consulenza riservata è delegata al Commissario stesso, situazione che potrebbe favorire la corruzione.
Il gruppo anticorruzione europeo ha infine chiesto a Malta garanzie per limitare favoritismi nelle nomine all’interno del governo, tramite l’adozione di procedure di supervisione in linea con gli altri Stati membri dell’Unione europea. Tuttavia, negli ultimi tempi il governo maltese ha fatto qualche passo avanti verso la trasparenza, come l’adozione di nuove procedure per la nomina del Commissario di polizia, e l’introduzione all’interno dello stesso corpo di polizia di sanzioni per le violazioni del Codice etico, comminate in base alla gravità del fatto.
Infine gli agenti delle forze dell’ordine ora hanno la possibilità di segnalare casi di corruzione in forma anonima. Queste iniziative sono state interpretare come “piccoli passi” dal GRECO, il quale auspica l’inserimento di ulteriori misure volte a soddisfare gli standard europei.