Un’imbarcazione salpata dalle coste libiche con a bordo un centinaio di persone, andata alla deriva nel Mediterraneo centrale, è stata localizzata nella notte tra martedì e mercoledì dall’organizzazione umanitaria Open Arms, che grazie alle tre zattere di soccorso di “Astral” è riuscita a trarre in salvo i naufraghi.
«Non sappiamo se ci siano persone disperse. Dov’è l’Europa? Perché le autorità non hanno risposto a Mayday?», ha riferito l’ONG puntando il dito contro Tunisia, Malta e Italia per non aver risposto alle richieste di aiuto dei migranti: «È difficile capire perché siano rimaste deliberatamente inattive in un caso così evidente».
#ULTIMAHORA #Astral
La situación se agrava y el tiempo empeora. Es necesaria acción inmediata de #Italia para coordinar rescate.
Las personas recuperadas sobre las balsas salvavidas se han lanzado al agua a la llegada de una lancha patrullera GC Tunez. Ahora a salvo #Astral pic.twitter.com/FNEijWrPFw— Open Arms (@openarms_fund) May 25, 2022
«Chiediamo alle autorità di lasciarci sbarcare con urgenza prima che le condizioni meteorologiche peggiorino», ha esortato Gerald Canals, capo missione di Open Arms, visto che si prevede la formazione di tempeste nei prossimi giorni.
Canals ha spiegato che martedì sera l’equipaggio dell’Astral ha intercettato un barcone in condizioni estremamente precarie, carico di migranti, al largo delle coste tunisine. Dopo aver distribuito i giubbotti di salvataggio, l’imbarcazione sembra essersi ribaltata e gli occupanti si sono riversati in mare.
🔴#ULTIMAHORA
Necesitamos urgente asignación de #puertoseguro donde desembarcar las 110 personas que rescatamos de madrugada después de que volcase su barcaza. Ahora están a salvo en la cubierta #Astral
El tiempo deteriora rápidamente el riesgo es cada vez mayor.
By @CanalsGcb pic.twitter.com/n5FQ2V9ka7— Open Arms (@openarms_fund) May 25, 2022
«È stato un lavoro molto duro recuperare ognuno di loro dalle acque buie del Mediterraneo. Non sappiamo se siano state perse delle vite. Tutti sapevano che sarebbe successo, ma ci hanno negato aiuto», ha denunciato il fondatore dell’ONG, Oscar Camps, sui social media.
Sembrerebbe inoltre che dopo l’arrivo sul posto di un’imbarcazione della Guardia Costiera tunisina, alcuni migranti si siano gettati in mare per paura di essere rispediti in Africa; sono stati poi stati nuovamente recuperati dalle zattere di salvataggio dell’Astral.
Nonostante l’attacco mosso dall’ONG, stando ai fatti, l’Italia sembra essere oggi in realtà l’unico Paese in cui le navi umanitarie affidano con frequenza le centinaia di migranti soccorsi nel Mediterraneo centrale.
Stando ai dati ufficiali forniti dal governo del Belpaese, sembrerebbe che quest’anno siano stati 17.863 i migranti che hanno raggiunto le coste italiane; un numero nettamente superiore rispetto ai 13.765 registrati nello stesso periodo del 2021, che assume un aspetto ancora più preoccupante se comparato con quello del 2020, quando in Italia erano sbarcati “solo” 4.767 migranti.