Il numero di atti vandalici ai danni delle auto parcheggiate nelle strade maltesi inizia a destare forti preoccupazioni.
Negli ultimi dodici mesi sono state infatti 836 le denunce sporte alla polizia per eventi di questo tipo.
I dati sono stati resi noti nel corso di un’interrogazione parlamentare presentata dalla deputata PN Graziella Galea al ministro dell’Interno Byron Camilleri.
Con 123 denunce, a guidare la classifica come “area più critica” è St Paul’s Bay, seguita da Gzira con 64 casi di danni vandalici ai veicoli e poco più sotto Msida e Sliema “ferme” a quota 49 e 42.
I numeri resi noti in Parlamento non rappresentano però una sorpresa. Le lamentele legate ad auto e moto gravemente danneggiate circolano già da tempo, con i residenti di alcune zone ormai esasperati dal fenomeno.
In alcune aree, come St. Paul’s Bay, sembrerebbe essere ormai diventata una triste consuetudine trovare vetri e parabrezza infranti, portiere rigate e serrature scassinate.
Sia i residenti che LovinMalta, il giornale locale al quale si sono rivolti, hanno provato più volte a contattare le autorità competenti, senza però ottenere risultati concreti a causa dall’elevato carico di lavoro e dal limitato personale a disposizione che affliggono la stazione di polizia locale.
Gli inquirenti sembrerebbero essere già in possesso dei filmati ottenuti tramite alcune telecamera di sicurezza a circuito chiuso installate nella zona, utili a fornire informazioni su eventuali sospettati, ma le indagini stanno subendo continue battute di arresto a causa della carenza di personale della polizia locale.
L’elenco completo delle località colpite da atti di vandalismo alle vetture è consultabile nella sezione del sito web governativo dedicato alle interrogazioni parlamentari.