Mentre il mondo si prepara ad affrontare un nuovo pericolo che mette a repentaglio la salute delle persone, il vaiolo delle scimmie sembra fortunatamente aver risparmiato l’arcipelago maltese.
A livello locale, infatti, le autorità sanitarie hanno confermato di non aver registrato alcun caso di Monkeypox che, al contrario, ha già destato preoccupazioni nel resto d’Europa e oltreoceano.
I primi casi sono stati confermati nei giorni scorsi in Italia, Spagna, Belgio, Portogallo, Stati Uniti, Svezia ed Inghilterra, per poi estendersi a macchia d’olio anche con segnalazioni provenienti da Francia, Canada ed Australia.
In Italia sono attualmente tre i casi riscontrati, tutti monitorati presso lo Spallanzani di Roma. Francesco Vaia, direttore generale della struttura, ha dichiarato che la situazione al momento risulta essere sotto controllo: «non c’è nessun allarme, ma bisogna fare molta attenzione».
Il vaiolo delle scimmie è una rara infezione virale che di solito si verifica nelle parti boscose dell’Africa centrale e occidentale, dove vive il serbatoio animale.
Si trasmette di persona in persona durante il contatto ravvicinato tra individui (lesioni cutanee infette, goccioline esalate o fluidi corporei), compreso il contatto sessuale, o attraverso il contatto con materiali contaminati.
La malattia non comporta sintomi sostanzialmente aggressivi, con lesioni infettive che possono essere pruriginose o dolorose ma solo occasionalmente gravi, e che generalmente si risolvono entro 14-21 giorni.
«Sebbene il numero di casi in Europa sia ancora relativamente contenuto, ciò che preoccupa è che alcuni di questi sembrano essere stati acquisiti senza che vi sia stato alcun collegamento con viaggi in Paesi in cui il vaiolo delle scimmie è endemico. Inoltre, molti casi sono stati rilevati in cliniche specializzate in infezioni sessualmente trasmissibili. In questa fase non è chiaro quale sia la portata della più ampia trasmissione comunitaria, ma è probabile che nei prossimi giorni verranno identificati più casi» si legge in un comunicato relativo alla Regione europea divulgato venerdì dall’Organizzazione mondiale della Sanità.
Le autorità sanitarie locali e internazionali continueranno a monitorare la situazione cercando di indagare nello specifico l’origine dei casi e le modalità di contagio. Nel frattempo, qui di seguito si può trovare il quadro generale sul numero di infezioni e sui Paesi colpiti:
Our monkeypox tracker is now live. It will be updated throughout the day: https://t.co/698WJtm1Qk pic.twitter.com/8Lnn0Wro7a
— BNO Newsroom (@BNODesk) May 20, 2022