Dopo tre anni di estenuanti attese, il corpo del povero Lassana Cisse lascerà finalmente Malta. La salma dovrebbe raggiungere la Costa D’avorio nei prossimi giorni.
A confermarlo sarebbero state alcune fonti governative al Times Of Malta, riferendo che sembrerebbe essere inoltre prevista una commemorazione pubblica, per concedere a Cisse un ultimo saluto in territorio maltese.
Il quarantaduenne ivoriano, padre di due figli, fu ucciso il 6 aprile 2019 mentre camminava per strada, colpito da alcuni proiettili esplosi da un’auto in corsa con a bordo due ex membri delle forze armate maltesi, attualmente a piede libero in attesa degli sviluppi processuali.
L’omicidio di Cisse, motivato da ideologie razziste, è stato il primo caso di questo genere sul territorio maltese, per lo meno quello ufficializzato.
Erano stati in molti a scendere in piazza, lo scorso 6 aprile, in concomitanza del terzo anniversario dell’uccisione dell’uomo, per chiedere alle autorità ogni sforzo utile che consentisse il rimpatrio della salma.
Come se tutta questa vicenda non fosse già abbastanza triste e vergognosa, si era infatti messa di mezzo anche la burocrazia, che aveva costretto il corpo dell’uomo a rimanere “bloccato” all’obitorio del Mater Dei, in attesa che sui documenti fosse apposta un’ultima firma. Una questione risolta nei nove mesi successivi all’omicidio, salvo poi l’arrivo della pandemia e, con essa, le relative restrizioni legate agli spostamenti (la Costa D’avorio figurava infatti sulla lista rossa della Covid-19 Travel List maltese).
Ora, con l’allentamento delle restrizioni, sembrerebbe finalmente possibile porre la parola “fine” a questa vicenda, protagonista di una delle pagine più tristi della cronaca nera locale, e che consentirà alla famiglia del povero Cisse di poter regalare un degno funerale allo sfortunato uomo, vittima di una follia senza senso.