Sono in tutto 538 gli episodi di violenza domestica segnalati nei soli primi quattro mesi del 2022 e resi noti in parlamento nella giornata di martedì.
A metterli nero su bianco è stato il ministro degli Interni Byron Camilleri a seguito di un’interrogazione parlamentare della deputata PN Paula Mifsud Bonnici.
Dati che segnano quindi una media di 4,5 chiamate giornaliere ricevute dalla polizia da gennaio ad aprile 2022, pervenute principalmente nelle aree più “critiche”, circoscritte nelle cittadine di St. Paul’s Bay, Zabbar e Zejtun con rispettivamente 29, 24 e 23 segnalazioni ciascuna.
Sono dati sicuramente preoccupanti, che potrebbero superare la soglia delle 1741 richieste di aiuto pervenute nell’intero anno 2021, quando St. Paul’s Bay e Zabbar già guidavano la classifica delle aree più “calde” per numero di chiamate per violenza domestica, 207 in totale nelle due sole località.
Se la cava di gran lunga meglio Gozo, dove i paesini di Kercem, Gharb e San Lawrenz quest’anno non hanno riportato nemmeno un caso di violenza tra le mura domestiche segnalata alle autorità, bassissimi i dati relativi al 2021.
Negli ultimi anni il numero di richieste d’aiuto è aumentato in modo graduale, anche se non va dimenticato che molte vittime vivono spesso in una condizione di paura e pressione psicologica che porta a tacere le violenze, evitando di denunciare le aggressioni.
C’è inoltre da dire che sul territorio maltese le segnalazioni di violenza domestica sembrano aver portato molto raramente a condanne e risoluzioni legali. I dati aggiornati al 2020 mostrano che solo il 4% delle segnalazioni ha generato, alla fine del processo, una condanna nei confronti degli aguzzini.