Sei adulti su dieci in Europa sono affetti da obesità o sovrappeso. Il dato allarmante è stato lanciato dal rapporto pubblicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che evidenzia come il tasso abbia «raggiunto proporzioni epidemiche» in tutta Europa, con una curva che continua a flettere in maniera preoccupante verso l’alto.
Nessuno dei 53 Paesi compresi nella zona europea dell’OMS risulta infatti essere attualmente sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo di fermare l’aumento dei casi di obesità e sovrappeso entro il 2025. Una piaga che colpisce anche i più piccoli, visto che anche un bambino su tre risulta essere almeno in sovrappeso.
Il fenomeno è in parte legato alla pandemia da coronavirus che, con scuole ed uffici chiusi, isolamento e mancanza di contatto sociale, ha alimentato uno stile di vita sedentario che preoccupa le autorità sanitarie.
In questo senso, lockdown e altre restrizioni alla libertà individuale non hanno di certo aiutato, generando cambiamenti negativi nelle abitudini alimentari e sportive.
I più alti tassi di obesità e sovrappeso sono stati registrati in Turchia, Malta, Israele e Gran Bretagna. Secondo il rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità il 75% degli uomini maltesi è in sovrappeso, mentre il dato che riguarda il genere femminile si “ferma” al 60%.
Anche se si tratta di una percentuale più bassa rispetto a quella degli uomini che guida la testa della classifica, si tratta in realtà del secondo tasso più alto rispetto al resto dei Paesi della regione europea dell’OMS, posizionandosi dietro alla Turchia con poco meno del 70%.
La situazione non sembra migliorare anche quando si parla di adolescenti; più del 45% degli undicenni sono in sovrappeso a Malta, con un dato che peggiora progressivamente con il passare degli anni.
Sovrappeso ed obesità espongono il corpo al rischio di malattie non trasmissibili, inclusi il cancro e le malattie cardiovascolari che sono tra le principali cause di morte nella regione, con più di 1 milione di decessi ogni anno.