Trasformare i rifiuti organici provenienti dalla ristorazione in un’opportunità e in una fonte di energia pulita. È questo il nuovo progetto governativo presentato il 22 aprile e frutto della collaborazione tra il Ministero per l’ambiente, il Ministero del Turismo e la segreteria parlamentare per il governo locale.
La nuova iniziativa prenderà piede dal 7 maggio e si posiziona all’interno del piano di gestione dei rifiuti a lungo termine previsto fino al 2030.
Gli esercizi di ristorazione potranno beneficiare di questo progetto pilota a titolo interamente gratuito. Il duplice scopo, come ha spiegato il ministro Dalli, è aumentare il tasso di riciclaggio da una parte e focalizzarsi sulla conversione in energia pulita dei rifiuti organici dall’altra.
Si spera che un coinvolgimento di questo tipo possa sensibilizzare i gestori delle attività commerciali in questione ad affrontare lo smaltimento dei rifiuti nel modo più serio possibile, trasformando un tema spinoso come quello degli scarti e dell’inquinamento in un’opportunità di collaborazione.
Gli esercizi di ristorazione sono stati informati con anticipo, e dotati di tutte le informazioni necessarie, tramite una comunicazione ufficiale dell’Autorità per il Turismo.
I rifiuti organici, accuratamente separati, dovranno essere esibiti fuori dalle attività in sacchi trasparenti o posizionati all’interno di appositi cassonetti secondo gli orari di ritiro, previsti tra l’una e le cinque del mattino di sabato e domenica.
«Il progetto pilota contribuirà a ridurre i rifiuti misti, mentre i rifiuti organici verranno utilizzati per generare energia pulita. Allo stesso tempo, il settore commerciale contribuirà al raggiungimento degli obiettivi nazionali dei rifiuti riciclati» ha affermato Dalli.
Iniziative simili, inoltre, secondo le aspettative del governo, fungeranno da ponte verso lo sperato risultato finale di una differenziazione dei rifiuti pressoché totale all’interno dei locali commerciali.
Politiche intelligenti e rivolte all’energia pulita possono rappresentare la spinta necessaria ad affrontare questioni scomode, come quella dei rifiuti, in modo più responsabile, scommettendo sulla capacità dei cittadini di creare un’atmosfera di responsabilità collettiva.