Piove sul bagnato per Ferrero che, a seguito delle centinaia di segnalazioni per casi di salmonella registrati tra Europa e Stati Uniti negli ultimi giorni, è stata costretta alla sospensione delle attività a scopo precauzionale del proprio stabilimento nella cittadina belga di Arlon.
Questo provvedimento si accoda a quello intrapreso nei giorni precedenti, quando l’azienda piemontese aveva volontariamente eseguito un richiamo su alcuni lotti di prodotto.
La salmonella è un tipo di batterio che può causare sintomi tra cui diarrea, febbre e crampi allo stomaco ed è una delle infezioni di origine alimentare più comuni, ricollegabile per la maggior parte dei casi all’ingestione di alimenti contaminati con feci animali o umane. I sintomi si sviluppano tra le 6 e le 72 ore dopo l’avvenuta infezione.
Tale decisione ha favorito l’accrescere della preoccupazione di diversi consumatori che, proprio nelle settimane precedenti al periodo pasquale, hanno iniziato a temere sempre più una eventuale infezione di questo batterio, a maggior ragione dopo l’allarme lanciato da Afsca attraverso una nota dove spiega come: «A seguito dei risultati delle ultime ore è emerso che le informazioni fornite da Ferrero sono incomplete».
Questa mancanza di trasparenza ha spinto l’autorità belga per la sicurezza alimentare ad ordinare, inoltre, il ritiro dell’intera produzione della fabbrica del famoso marchio Kinder per i prodotti Kinder Surprise, Kinder Surprise Maxi, Kinder Mini Eggs e Schoko-bons, indipendentemente dal numero dei lotti o dalle date di scadenza.
Questa situazione si è trasformata in una vera e propria stangata per l’azienda dolciaria, nel vivo di uno dei periodi più favorevoli per il settore e, proprio come riportato da un comunicato emesso dalla multinazionale di Alba: «Ferrero riconosce che ci siano state inefficienze interne che hanno creato ritardi nei richiami e nella condivisione delle informazioni. Questo ha impattato sulla rapidità e efficacia delle indagini».
Rimane sul banco il dibattito riguardo le motivazioni che hanno portato lo stabilimento di Arlon a non comunicare alle autorità competenti i rilevamenti di salmonellosi avvenuti già lo scorso 15 dicembre. Secondo il quotidiano belga “Le Soir”, Ferrero non era legalmente obbligato ad informare l’Agenzia federale per la catena della sicurezza alimentare (Afsca) perché nessuno dei lotti aveva lasciato lo stabilimento, causando però una sensazione di sfiducia da parte dei consumatori che sono venuti a conoscenza del rischio solamente poche settimane orsono.
A tal proposito, diverse associazioni di consumatori tra cui Test-Achats, sono accorse a condannare questa strategia sintomo di un malfunzionamento nell’autocontrollo dei processi di lavoro e di contrarietà nel favorire una corretta informazione in questa circostanza.
Se le responsabilità sono appurate anche da Ferrero, rimane comunque esigua la probabilità di ulteriori contagi per il consumatore, basti pensare al fatto che l’allarme sia al momento circoscrivibile esclusivamente a quei prodotti realizzati tra i macchinari della fabbrica di Arlon.
Per questa ragione e per contenere le preoccupazioni degli ultimi giorni, Ferrero ha voluto sottolineare come tutte le altre linee merceologiche, compresi i prodotti Kinder dedicati alla Pasqua e tutte le caratterizzazioni della ricorrenza pasquale, non sono coinvolti dal richiamo, come nel caso dei Kinder GranSorpresa, realizzati direttamente dallo stabilimento di Alba.
Per quanto riguarda il mercato italiano, invece, Ferrero ha voluto rassicurare i suoi consumatori sul fatto di non aver ricevuto negli ultimi 6 mesi segnalazioni per indisposizione dovuti al consumo di prodotti Kinder, limitando le azioni di richiamo nel Belpaese ad alcuni lotti di confezioni di Kinder Schoko-Bons.
Al momento l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) hanno accertato 105 infezioni da salmonella e 29 casi sospetti tra Francia, Germania, Olanda, Belgio, Irlanda, Svezia e Regno Unito, tutti Paesi che vengono distribuiti dallo stabilimento di Arlon.
Nello specifico, 63 sono i casi di salmonella identificati dalla Food Standards Agency in Gran Bretagna, 21 casi (di cui 15 direttamente collegati ai prodotti Kinder) quelli registrati dal servizio sanitario francese.
Per quanto riguarda Malta, proprio durante una dichiarazione di giovedì scorso delle autorità sanitarie pubbliche, è stato vivamente consigliato di non consumare (e acquistare) prodotti a marchio Kinder Schoko-Bons in confezioni da 46 g o 125g, con data di scadenza compresa tra il 28/5/2022 e il 19/08/2022.
Infine, proprio nel corso delle ultime ore, sul sito ufficiale della Direzione della Salute Ambientale è apparsa una nota che, a seguito di una sorveglianza sul mercato, fa emergere come nonostante Malta importi i prodotti Kinder direttamente dall’Italia, siano circolanti in commercio diversi prodotti provenienti dallo stabilimento di Arlon, sui quali è in atto un aggiornamento dei bandi emessi fino ad oggi.
Alla luce del quadro che abbiamo precedentemente illustrato, è giusto contenere l’allarmismo dilagato nelle scorse ore tra i consumatori rammentando, inoltre, alcuni accorgimenti da seguire per una maggiore consapevolezza e sicurezza nell’acquisto di questi prodotti, raffigurati anche nell’immagine sottostante:
Kinder Surprise: 20 g, tutte le date fino al 4 gennaio 2023 incluso
Kinder Surprise x 3: 20 g ciascuno, tutte le date fino al 4 gennaio 2023 incluso
Kinder Surprise Maxi Puffi e Miraculous: 100g, tutte le date fino al 21 agosto 2022 compreso
Kinder Surprise Pulcini: 120g, tutte le date fino al 21 agosto 2022 compreso
Kinder Surprise: 100 g, tutte le date fino al 21 agosto 2022 compreso
Kinder mini eggs: 75g, tutte le date fino al 21 agosto 2022 compreso
Kinder egg hunt: 150 g, tutte le date fino al 21 agosto 2022 compreso
Kinder Schoko-Bons: 70 g, 200 g, 320 g, tutte le date fino al 4 gennaio 2023 compreso
Kinder Schoko-Bons: 46 g, tutti i lotti fino a L098L, tutte le date fino al 19 novembre 2022 compreso
Kinder Schoko-Bons: 125g, lotti L288, L291, L293, L301, L302, L306, L307, L310, L312, L313, L316, L319, L320, L321, L326, L327, L328, L329, L334, L337, L338, L341, L347, L348, L349, L351, L352, L356, L005, L006, L028, L029, tutte le date fino al 19 agosto 2022 compreso
Per ulteriori informazioni, i consumatori possono contattare i Servizi dell’Ispettorato Sanitario dalle ore 8:00 alle ore 14:30 al numero di telefono 21337333 o tramite e-mail [email protected] .