Il capitolo della Guerra in Ucraina rappresenta sicuramente uno degli argomenti più bui degli ultimi anni che sta mettendo davanti all’evidenza quanto l’essere umano non riesca proprio ad imparare dai propri errori.
Ma anche nelle pagine più difficili da leggere e da interpretare c’è sempre spazio per chi nelle difficoltà trova il modo di aiutare il prossimo, come nel caso dei civili ucraini e del Sovrano Ordine di Malta, fondato a Gerusalemme nell’undicesimo secolo e che ancora adesso fa fede alla grande vocazione di assistenza ai vulnerabili negli oltre 120 Paesi in cui opera.
Infatti, dai primi spiragli di quella che sarebbe diventata una situazione umanitaria catastrofica, il corpo di soccorso mondiale dell’Ordine di Malta, il Malteser International, continua a dare il suo appoggio con i servizi di soccorso perpetuati dai corpi di volontari per aiutare l’Ucraina e i Paesi confinanti ad elargire aiuti emergenziali alle migliaia di civili in fuga.
Ed è così che nelle ultime settimane l’Ordine è riuscito a portare cibo, sostegno psicosociale e accoglienza alle migliaia di rifugiati che, proprio in queste ore, affrontano il pericolo cercando di raggiungere le frontiere di Ungheria, Polonia, Romania e Slovacchia, spesso senza riuscire ad attraversarle.
Tra i pericoli più evidenti ci sono le rigide temperature, che hanno trovato impreparati gli ucraini in fuga dalle proprie abitazioni, senza quindi possibilità di prepararsi adeguatamente e caricarsi di vestiti.
Fin dall’inizio, infatti, l’Ordine di Malta è accorso ad istituire un campus per rifugiati a Ivano-Frankivsk, nell’Ucraina occidentale, diramandosi in seguito negli altri Paesi confinanti che, in questa maniera, sono riusciti a beneficiare dei centri di ricovero, pasti caldi, assistenza medico-psicologica e di tutti gli aiuti elargiti che stanno facendo la differenza in una situazione drammatica come questa.
Come spiegato dal segretario generale di Malteser International Clemens Graf von Mirbach-Harff: «Le associazioni e i servizi di soccorso del Sovrano Ordine di Malta negli Stati al confine con l’Ucraina hanno già inviato il loro personale e assistono i rifugiati che lasciano il Paese».
Questo sfiancante lavoro continua incessante dalla mattinata del 24 febbraio 2022, l’ormai tristemente nota data dell’invasione di alcune zone dell’Ucraina da parte delle forze armate russe, con l’Ordine di Malta che è scattato in soccorso della gente del luogo. La situazione è terribile ma, come affermato dal Capo dipartimento d’emergenza del Malteser International Oliver Hochedez: «I nostri colleghi sono stremati ma il desiderio e la determinazione di aiutare gli altri rimane grande».