Il primo mese di questo 2022 ha dato segnali preoccupanti riguardo il tasso di inflazione, facendo registrare importanti aumenti sul prezzo di beni e servizi.
Il fenomeno e le ovvie preoccupazioni che è in grado di scaturire riguarda non solo Malta ma l’Europa intera: la zona euro nel mese di gennaio ha fatto registrare un allarmante tasso di inflazione del 5,1%, dato decisamente più consistente rispetto al 4,4% ipotizzato dagli analisti di settore.
La ragione principale di un’impennata simile secondo Eurostat deriverebbe principalmente dai prezzi dell’energia, più alti del 28,6% rispetto ad un anno fa, impattando in modo diretto sulla quotidianità dei cittadini europei.
I dati di Malta riportati dall’Ufficio nazionale di Statistica (NSO) appaiono più bassi rispetto al resto d’Europa, ma ugualmente responsabili di un netto aumento del costo della vita: l’indice dei prezzi al dettaglio su base mensile (RPI) ha fatto registrare a gennaio 2022 un tasso del 3,88%, a discapito del 2,59% di dicembre.
Per quanto riguarda i prezzi delle abitazioni si è raggiunto un aumento del 7,65%, che include affitti, materiali per la manutenzione della casa e servizi per la manutenzione della casa e, invece, 6,93% è il dato che si occupa di descrivere la situazione dei generi alimentari, che comprende anche i servizi di ristorazione e take-away.
In controtendenza rispetto alla situazione continentale troviamo i costi dell’energia rimasti stabili sull’isola anche a gennaio, mostrando come al momento siano proprio i beni di prima necessità ed il prezzo degli affitti a far decollare il tasso di crescita.
Il governo ha annunciato l’attuazione di misure in grado di ammortizzare questa preoccupante situazione, soprattutto a livello del costo e dell’approvvigionamento di energia nei prossimi mesi.