Dopo la manifestazione pacifica organizzata venerdì sera fuori dall’Ambasciata russa a Malta, un folto gruppo di ucraini residenti a Malta si è dato appuntamento nella tarda mattinata di sabato alle porte di Valletta, per continuare ad esprimere simbolicamente la propria solidarietà nei confronti della madrepatria e dei “fratelli” ucraini, costretti a vivere sotto il terrore delle bombe e degli scontri armati sferrati dalla ferocia russa.
“Russia torna a casa”, il grido comune innalzato dalla folla di presenti, che ha radunato anche numerosi cittadini bulgari e macedoni, uniti contro lo scioccante comportamento messo in atto dal leader russo Putin, che sta continuando a violare la libertà della Stato sovrano dell’Ucraina.
Alla manifestazione presenti anche diversi bambini che stringevano tra le mani dei cartelloni di cartone con la scritta “Freedom” (libertà), oppure “Stop agli scontri”, mentre altri hanno preferito lasciare dei disegni.
Simboli di pace e vicinanza all’Ucraina, come quelli depositati sabato sera a San Gwann fuori dalla sede dell’Ambasciata russa a Malta che, secondo quanto riportato da Times of Malta, sono stati fatti sparire velocemente dagli Ufficiali di Polizia appena i manifestanti hanno lasciato la sede. Alcune candele sono state addirittura prese a calci, come mostra un video dove si sente la voce di uomo chiedere spiegazioni sul gesto, senza però ottenere alcuna risposta.