Il calendario maltese è ricco di giorni celebrativi dedicati ai santi, ma quello legato al naufragio di San Paolo, è uno dei pochi ad assumere il carattere di festa pubblica. In programma ogni anno il 10 di febbraio, “San Pawl Nawfragu” rimane un evento molto atteso dalla comunità locale, legato profondamente alla tradizione popolare poichè si festeggia il patrono di Malta.
Il racconto del naufragio del santo e della sua permanenza a Malta, durata tre mesi, trova tracce negli Atti della Bibbia. Era il 60 d.C. quando San Paolo, che si stava recando a Roma da Gerusalemme, incontrò una tempesta che lo colse di sorpresa e lo fece naufragare sull’arcipelago maltese. Fu subito ben accolto dalla popolazione locale che riconobbe in lui, sin da subito, i segni della sua straordinarietà. Il rifugio scelto sarebbe stato proprio la grotta dove oggi hanno sede le catacombe situate a Rabat, che per questo portano il suo nome.
L’episodio del naufragio del santo è raffigurato nella Chiesa parrocchiale di San Paolo al Naufragio situata a Valletta, insieme ad una statua di legno intagliata che lo raffigura, datata 1659, e le sue reliquie, tra cui il presunto osso del polso e un pezzo della colonna su cui si dice sia stato decapitato. La chiesa è tra le più antiche di Valletta, risalente agli anni ’70 del XVII secolo.
A causa delle restrizioni per il contenimento della pandemia, lo scorso anno le celebrazioni per il 10 febbraio si erano svolte del tutto in sordina. Tuttavia quest’anno si va verso un clima più “disteso”, per questo, nel rispetto dei protocolli ancora vigenti, è previsto un evento con posti a sedere, che consentirà alle persone di celebrare comunque la festa del naufragio di San Paolo a Valletta. La statua del santo sarà portata fuori dalla chiesa alle ore 19:00, seguita un concerto della band musicale, conferma Għaqda Tal-Pawlini attraverso un post Facebook.