Il Post su Facebook del sacerdote di Mosta, Padre David Muscat, con chiari riferimenti omofobi è al centro di una bufera che ha suscitato molta indignazione sia da parte della comunità che degli esponenti politici impegnati nella lotta all’omofobia.
«Se la persona sospettata dell’omicidio della donna polacca avvenuto domenica scorsa si rivelasse essere gay o bisessuale, sarebbe peggio che essere posseduto dal diavolo».
Queste le parole shock del prete riferite ad Abner Aquilina, principale sospettato dell’efferato omicidio della giovane Paulina Dembska, che hanno indotto il ministro dell’Inclusività, Julia Farrugia Portelli e il ministro per l’Uguaglianza Owen Bonnici a richiedere alla Polizia che fosse avviata immediatamente un’indagine per incitamento all’odio.
«Ci sono leggi chiare a Malta. Non accetterò mai che una persona venga insultata a causa della sua sessualità» ha affermato Bonnici.
«È stato superato il limite e chiedo alle Autorità di prendere le decisioni necessarie, perché non si possono fare commenti che incitino all’odio o al sentimento negativo contro una parte della società» ha dichiarato il ministro per l’Uguaglianza durante un intervento nel programma Pjazza in onda su ONE TV.
La prova del fatto che il sacerdote non si sia espresso male, ma che le dichiarazioni oggetto d’indagine rispecchino il suo pensiero, potrebbe essere riconducibile ai pregressi episodi che lo coinvolgono.
Già nel 2019 padre David Muscat era stato ripreso dall’arcivescovo Charles Scicluna per un discorso di chiara matrice razzista sugli stranieri che giungono a Malta per lavoro.
A suo sfavore giocano anche alcuni comportamenti che lo legano ad Imperium Ewropa, partito di estrema destra che si propone di fondare un impero basato esclusivamente sulla “razza bianca”, fondato dal leader Norman Lowell, condannato per incitamento all’odio razziale.
Infatti, Padre David in nome della sua ammirazione verso Lowell ha spesso pubblicato sul suo canale Youtube contenuti relativi al partito di Lowell.
Anche l’arcivescovo Charles Scicluna è intervenuto sulla questione e, durante un’omelia televisiva, si è scusato pubblicamente a nome della Chiesa con la comunità omosessuale e con le famiglie, dichiarando inoltre che verranno intraprese delle azioni contro padre David Muscat, per i commenti omofobici pubblicati sui social media.
Intanto la Polizia ha affermato che, proprio a causa della gravità dei commenti riportati sulla piattaforma social, il religioso verrà accusato per incitamento all’odio online. Secondo un rapporto divulgato venerdì da MaltaToday, Padre Muscat dovrebbe essere incriminato in tribunale a fine gennaio.