Sono dati allarmanti quelli che provengono dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dal Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC).
Secondo l’ultimo rapporto divulgato in occasione della Giornata Mondiale dell’HIV, è emerso che nel 2020 Malta ha registrato la quota più alta di casi in tutta Europa.
Gli 82 contagi da HIV registrati nel 2020, spingono Malta a raggiungere una percentuale del 15,9% rapportata a 100.000 abitanti.
Il piccolo stato insulare nel cuore del Mediterraneo riporta quindi un dato che si posiziona al 3,7% in più sopra la media dei Paesi dell’Unione Europea, seguita dalla Lettonia con il 13,5% e Cipro con l’11,8%.
«La tendenza generale nell’area europea sembra essere diminuita nell’ultimo decennio, con circa due terzi dei Paesi che hanno visto un progressivo declino delle nuove diagnosi. Tuttavia questo trend pare non aver investito l’arcipelago maltese, al contrario, dal 2011 ad oggi, i tassi di positività al virus da HIV sono più che raddoppiati nel Paese» si legge nel documento.
Il rapporto indica infatti che mentre nel 2011 Malta ha registrato 21 casi, i numeri hanno continuato ad aumentare fino al 2016, quando sono stati riportati 63 nuovi casi. Il numero è poi sceso a 47 nel 2017, per poi crescere nuovamente raggiungendo quota 73 nel 2018, ed 80 nuovi casi nel 2019. In totale dal 2011 al 2020 a Malta sono stati registrati 667 contagi.
Il ministro della salute Chris Fearne ha recentemente annunciato che, una volta concluse, i farmaci PrEP (profilassi pre-esposizione) faranno parte delle nuove politiche legate alla salute sessuale.
Si tratta di medicinali assunti per ridurre il rischio di contrarre l’HIV tramite rapporti sessuali (99% dei contagi) o dall’uso di droga per iniezione (74% dei contagi). I due farmaci principali approvati per la terapia sono Truvada e Descovy.
L’infezione da HIV continua a condizionare la salute e il benessere di milioni di persone. Nel corso degli ultimi tre decenni, oltre 2,2 milioni di persone sono state diagnosticate e segnalate affette dal virus nella regione europea dell’OMS.