Entro pochi giorni Malta diventerà il primo Paese europeo a legalizzare la coltivazione e il possesso di cannabis per uso personale, mentre il continente europeo subisce un’ondata di cambiamenti alle leggi sul consumo di droga.
Martedì 14 dicembre, il Parlamento maltese ha infatti votato ufficialmente a favore della nuova legislazione, ottenendo una pioggia di “si” dal partito laburista.
La riforma aspetta ora solo la firma del presidente George Vella affinchè diventi legge a tutti gli effetti; un processo che di solito avviene entro pochi giorni dalle votazioni parlamentari.
Il possesso di un massimo di sette grammi di cannabis sarà legale per coloro che hanno 18 anni o più, e sarà inoltre consentito coltivare per uso personale fino a quattro piante in casa, con un massimo di 50 grammi di prodotto essiccato conservabile al mese.
Il disegno di legge prevede inoltre la cancellazione dal casellario giudiziario del reato di detenzione per uso personale in capo alle persone che sono state accusate.
La svolta delle politiche inerenti l’utilizzo della cannabis da parte di Malta non è un caso isolato nel continente europeo; alcuni Paesi, come la Germania, hanno recentemente annunciato l’intenzione di stabilire un mercato legalmente regolamentato. Processi simili sono stati messi in campo già da altre nazioni come la Svizzera, il Lussemburgo e i Paesi Bassi. Anche l’Italia ha in programma un referendum. Questo cambiamento di posizione intrapreso da diversi governi europei nei confronti del consumo di cannabis è il risultato della decisione presa lo scorso dicembre da parte dell’ONU, che ha rimosso la sostanza dalla lista delle sostanze pericolose e potenzialmente dannose.
In Gran Bretagna, invece, il primo ministro britannico Boris Johnson ha scelto di inasprire la sua posizione nei confronti del consumo di cannabis, oltre ad imporre pene fino a sette anni di prigione per i consumatori di altre sostanze come l’ecstasy o la cocaina.
Secondo il disegno di legge maltese, il possesso fino a 28 grammi comporterà una multa da 50 a 100 euro, ma senza conseguenze penali. I minori di 18 anni trovati in possesso di cannabis dovranno presentarsi davanti a una commissione per la giustizia per la raccomandazione di un piano di assistenza, evitando così l’arresto.