Si chiama GiFluid, il progetto che vedrà il Comune di Rabat beneficiare di un investimento di 1 milione di euro al fine di implementare l’uso efficiente dell’acqua.
Grazie all’iniziativa, Piazza St. Dominic verrà trasformata in uno spazio ricreativo che ospiterà un serbatoio per conservare l’acqua di deflusso nella zona.
Anche il National Centre for Water Conservation Għajn subirà delle trasformazioni. Il Centro educativo, che negli ultimi quattro anni ha accolto numerosi studenti con l’obiettivo di far conoscere a tutti l’importanza delle risorse idriche, verrà rimesso a nuovo, pronto per ospitare non solo i giovani, ma anche le famiglie, grazie ad uno spazio ricreativo dedicato, unitamente all’installazione di un giardino pensile collegato alla struttura.
Lo sviluppo di un sistema di raccolta dell’acqua servirà inoltre come modello per analizzare il rischio di inondazioni.
«L’acqua è una risorsa molto importante, e quindi dobbiamo trovare soluzioni pratiche per salvaguardare questa fonte» ha affermato il ministro dell’Energia, Miriam Dalli, al lancio del progetto.
«La sostenibilità dovrebbe essere radicata in ogni cosa che facciamo, e se vogliamo garantire un futuro sostenibile, le generazioni future dovrebbero essere dotate degli strumenti e delle conoscenze necessarie. Con questo progetto, coinvolgeremo i giovani in corsi di formazione sulla progettazione di infrastrutture urbane verdi a Catania. Questo aiuterà a creare e sviluppare una mentalità più verde tra le nostre generazioni future» ha aggiunto Dalli.
L’iniziativa è stata finanziata dal programma “Interreg Italia – Malta”, in collaborazione con l’Agenzia per l’Energia e l’Acqua, il Comune di Rabat insieme all’Università di Catania, il Consiglio della Regione Sicilia e Aci Castello.
“Interreg Italia – Malta” è un programma cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) che coinvolge le isole maltesi e diverse zone della Sicilia e che ha come obiettivo quello di rafforzare la crescita sostenibile a livello transfrontaliero, in particolare nei settori della ricerca e dell’innovazione, promuovendo azioni nella tutela dell’Ambiente, che mitighino gli effetti dei cambiamenti climatici indagando anche i rischi naturali tipici delle diverse aree.