Il Gruppo Fortina Investments fa retromarcia. In una comunicazione rilasciata lo scorso sabato, la società ha infatti comunicato di non voler procedere con la costruzione del pontile che sarebbe servito come attracco per le imbarcazioni turistiche di Captain Morgan nella zona balneare di Balluta Bay.
Il progetto aveva scaldato gli animi dei residenti e di numerose ONG che si erano opposti, numerosi, alla realizzazione del molo per l’impatto negativo che avrebbe avuto sull’ambiente e sulla qualità della vita della comunità residente della zona.
Dopo aver sospeso i lavori sul molo di Balluta la scorsa estate, la compagnia di navigazione Captain Morgan, aveva di recente presentato all’Autorità di Pianificazione un’altra richiesta per la costruzione di un pontile di maggiori dimensioni rispetto a quello precedentemente avanzato, che avrebbe occupato quasi completamente la baia.
Ma ora, alla luce delle numerose proteste presentate da attivisti e residenti, la società ha pubblicamente annunciato che sta «valutando siti alternativi dopo aver ascoltato le preoccupazioni del pubblico», anche a seguito delle consultazioni con il Consiglio locale e le ONG.
Moviment Graffitti, una delle Organizzazioni che ha portato avanti le proteste contro il molo, ha reso noto «di aver preso atto della decisione della compagnia, ma che l’intento è quello di continuare a monitorare il Gruppo Fortina per assicurarsi che vengano ritirate le richieste di permesso per la realizzazione del progetto già depositate, e non non ne vengano presentate delle altre in futuro».