La società Fortina Investments fa discutere ancora una volta a causa della nuova richiesta di attracco per le imbarcazioni turistiche Capitan Morgan nella zona balneare di Balluta Bay.
La società, infatti, ha presentato un’ulteriore domanda all’Autorità di Pianificazione (PA) per la costruzione di un pontile di maggiori dimensioni destinato all’attracco di un catamarano turistico di 33 metri nella zona balneare di Balluta, suscitando ancora proteste e malcontento da parte di residenti ed attivisti.
La stessa compagnia ha già rilevato gran parte della costa di Sliema attraverso le sue crociere turistiche targate Captain Morgan, ed ora punta ad espandersi anche nella Baia di Balluta.
Il progetto vedrebbe la realizzazione di un pontile ancora più grande nello stesso punto previsto nella precedente richiesta inoltrata dalla medesima società e già accettata dalla Planning Authority che, però, attualmente, a causa dell’opposizione di diverse organizzazioni e dei Comuni di St. Julian’s e Swieqi, è oggetto di ricorso dinanzi al tribunale ambientale (EPRT), in quanto violerebbe le leggi che prevedono il divieto di attracco per traghetti nelle zone destinate alla balneazione.
Moviment Graffiti fa sapere che sono ben ottocento le persone che si sono opposte «all’ennesimo tentativo da parte di società senza scrupoli di sottrarre la baia di Balluta alla comunità locale; uno spazio pubblico molto a cuore ai residenti».
Già lo scorso giugno, Fortina aveva cercato di appropriarsi dell’area in questione mettendo in atto dei lavori risultati irregolari (fuori dalla stagione consentita), che sono stati subito bloccati dai residenti e dagli attivisti, costringendo quindi la società ad un immediato dietrofront.
«La richiesta dimostra l’incuranza delle aziende spinte solo dall’avidità, con disprezzo verso l’ambiente, il benessere della comunità di residenti e le politiche di pianificazione esistenti. Il pontile verrebbe realizzato in una zona balneare non destinata all’approdo delle barche. Questo andrebbe a compromettere l’ambiente a causa dell’inquinamento ed anche le attività balneari e sportive che vengono svolte nella baia da residenti e turisti» spiega Moviment Graffitti in un comunicato stampa, ed aggiunge: «Il tentativo di espansione di Fortina nella Baia di Balluta costituisce un atto di riprovevole avidità che cerca di rubare spudoratamente alla gente il poco spazio pubblico che è rimasto nella zona».
«Sebbene la resistenza da parte degli attivisti e dei residenti contro la nuova richiesta depositata da Fortina presso l’Autorità di Pianificazione (PA) sia forte e coesa, la società si sente appoggiata dalle Autorità così come dimostrato dall’approvazione della prima domanda da parte della Commissione di pianificazione» conclude l’ONG.
Di fronte all’ennesimo tentativo di deturpazione della località a vantaggio delle società che perseguono solo il profitto, numerose persone si sono dette disposte a lottare con tutti i mezzi a disposizione per la difesa della qualità di vita dei residenti e della conservazione della baia.
La richiesta è stata sottoscritta dai Consigli Locali di St. Julian’s e Swieqi e dalle organizzazioni ambientali Din l-Art Ħelwa, Extinction Rebellion Malta, Flimkien għal Ambjent Aħjar, Friends of the Earth Malta, Moviment Graffitti, Nature Trust Malta, Ramblers Association, Rota.