Ha preso il via la scorsa domenica sera lo sciopero della fame di alcuni detenuti presso il carcere di Corradino in segno di protesta contro la sospensione dall’incarico di Alex Dalli.
Secondo quanto riportato dai media locali, i dieci prigionieri coinvolti nell’iniziativa sono monitorati da un’equipe medica della struttura carceraria, come da protocolli.
Dalli non ricopre più il ruolo di direttore della struttura dallo scorso mercoledì, dopo che un cittadino indiano detenuto nel penitenziario è stato trovato morto nella sua cella.
Un altro suicidio, l’ennesimo, che si aggiunge alla già lunga lista che segna 14 casi consumati in quasi tre anni tra le mura del Corradino sotto la direzione della controversa figura di Alex Dalli, conosciuto per i suoi metodi poco “ortodossi” praticati all’interno del penitenziario.
Le pressioni si sono poi estese al ministro dell’Interno Byron Camilleri, accusato di non aver preso provvedimenti nonostante fosse consapevole di ciò che avveniva nelle carceri.
L’incarico di direttore ad interim è ora affidato a Robert Brincau, ex direttore della Croce Rossa maltese, mentre una commissione d’inchiesta messa in piedi lo scorso mese di agosto in seguito al tentativo di suicidio di un altro detenuto sta finalizzando l’esame sulle procedure interne del carcere di Corradino che dovrebbero concludersi a breve.