Ha preso il via sabato 30 ottobre, per la prima volta a Roma, il G20, ovvero il summit internazionale tra i capi di Stato e di Governo che rappresentano oltre l’80% del PIL mondiale e il 60% della popolazione del pianeta.
I temi chiave delle conferenze che si estenderanno fino a domenica 31 ottobre, riguardano il cambiamento climatico e la transizione energetica.
La passerella dei “grandi della terra” è iniziata già venerdì, dove l’attenzione è stata soprattutto focalizzata sull’incontro del presidente americano Joe Biden con Papa Francesco, Mario Draghi e poi con Emmanuel Macron, presidente francese.
Tra gli assenti invece il presidente russo Putin e il leader cinese Xi Jinping che hanno presenziato da remoto.
Ad aprire i lavori del G20 è stato il Presidente del Consiglio italiano Draghi: «Stiamo costruendo un nuovo modello economico, possiamo finalmente guardare al futuro con ottimismo. I vaccini hanno permesso la ripresa dell’economia».
Intervenuto anche Boris Johnson per esortare gli Stati ad un obiettivo comune: «l’impegno per evitare una catastrofe climatica».
Nella prima giornata di incontri, fonti diplomatiche spiegano che i leader mondiali sono uniti nell’abbattere le disuguaglianze sull’accesso ai vaccini, con l’obiettivo di raggiungere il 70% dei vaccinati in tutto il mondo entro la fine del 2022, uniti anche sull’aumento della produzione dei sieri nel continente africano.
Dopo anni di trattative, i leader del Vertice, hanno ratificato il sostegno unanime all’imposizione di una tassa minima globale del 15% sugli utili delle multinazionali.
Tra gli argomenti trattati anche un accordo unificato per sconfiggere future pandemie.
Il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus al termine dell’incontro bilaterale a margine del G20 ha aggiunto: «Abbiamo convenuto che il summit internazionale di Roma è un’opportunità unica per gettare le basi per un mondo più sicuro e più sano».
Non sono mancate le manifestazioni contro il G20 mosse dalla preoccupazione del cambiamento climatico e del futuro del pianeta. Un sit-in di Roma Climate Camp, in segno di protesta, ha bloccato il traffico occupando la carreggiata nella zona dove ha luogo il summit. Le forze dell’ordine sono intervenute sgomberando l’area.