La rete di autobus che collega l’arcipelago maltese rappresenta per ora, l’unica opzione possibile per spostarsi sull’isola con i mezzi pubblici. Sebbene si tratti di una comoda alternativa all’auto, sono molti i cittadini che lamentano spesso ritardi e sovraffollamenti, in particolare nel periodo estivo, per via dell’affluenza di turisti e studenti.
Diverse le riflessioni sulla situazione relativa al trasporto pubblico locale, soprattutto nell’ultimo periodo, a causa del fervore dei diversi progetti annunciati dal Governo nel settore dei Trasporti che, per diverse ragioni, coinvolgeranno principalmente l’isola di Malta.
Tra questi, proprio qualche giorno fa, il ministro Ian Borg ha comunicato che il Governo sta valutando di realizzare un collegamento metropolitano che con tre linee metterà in comunicazione 25 stazioni situate nelle principali aree urbane di Malta. Secondo il progetto, però, la metropolitana non riguarderà anche Gozo, in quanto il progetto impatterebbe negativamente sul territorio.
Serpeggia così il malcontento dei cittadini residenti sull’isola gemella, ormai esasperati a causa dell’irregolarità del servizio di trasporto pubblico soprattutto nei mesi estivi, poichè incapace di soddisfare le esigenze di mobilità della comunità locale e soprattutto per l’assenza di progetti futuri volti a migliorarne la situazione.
Una testimonianza ci arriva da parte di un cittadino maltese, Said M. S. M., che in una lettera aperta alla nostra redazione, denuncia l’odissea che da ben undici anni affronta quotidianamente utilizzando il servizio di trasporto pubblico a Gozo.
Riportiamo di seguito il suo sfogo:
«Vi scrivo con la speranza di poter cambiare le cose in meglio. Vivo sull’isola di Gozo da oramai undici anni, e con l’arrivo dell’estate il servizio pubblico dei bus va in tilt. Nessuno pone mai la domanda su come si comporta il Paese con i propri servizi pubblici quando ce n’è più bisogno.
Vivendo qui uso i mezzi per la mia routine quotidiana, ma quando arriva l’estate sembra andare tutto in malora. Credo che sia giunto il momento di intervenire e dire la mia nel tentativo di fare chiarezza e capire come mai ci siano costanti ritardi, bus che non passano, mezzi in cattivo stato di manutenzione. Non ho visto investimenti per migliorare il viaggio dei clienti, dato che parliamo di trasporto di persone umane. Però puntualmente sui bus vediamo grandi cartelloni di aziende locali ed internazionali come banche o compagnie assicurative: è pubblicità quella che vediamo sui bus? Quei soldi a cosa servono?
Non parliamo poi dell’aumento del tariffario nel periodo estivo. In Europa questa modalità è sconosciuta, ma qui è di casa. Ho sperimentato molte lacune in tutti questi anni, ma almeno essere precisi e puntuali sul servizio sarebbe già molto gradito. Ho tentato più volte di mettermi in contatto con il servizio di trasporto pubblico maltese ma non ho mai ricevuto risposte esaustive ai problemi segnalati, anzi. Sembra di dialogare con un risponditore automatico di chat. Provate voi! Ed avrete le mie stesse risposte. Le cose possono cambiare, ma solo se si vogliono cambiare. Mi auguro che la mia testimonianza possa aiutare ad evidenziare il problema dei trasporti pubblici, qualcosa di diverso oltre il Covid-19. Perché detto fra noi, nella vita quotidiana i problemi da affrontare son ben diversi, e risolvere qualcosa di importante che interessa tutta la comunità sarebbe un’importante conquista».
La situazione, a detta dell’autore della lettera, è stata segnalata più volte al box informazioni del terminal degli autobus presente a Victoria, e sottoposta inoltre anche via mail all’attenzione di Transport Malta, l’Ente governativo che sovrintende i trasporti sulle isole di Malta e Gozo, che – secondo Said M. S. M. – pare liquidare il problema con la stessa risposta:
«Anche se vorremmo scusarci per gli eventuali disagi che ciò potrebbe aver causato, abbiamo presentato un rapporto da parte nostra. Vorremmo ringraziarvi per aver portato questo problema alla nostra attenzione e possiamo assicurarvi che verranno presi gli opportuni provvedimenti».
Si auspica che la situazione possa presto cambiare grazie anche al contributo di cittadini che, come Said, cercano di trovare una soluzione alle difficoltà al fine di garantire una rete di trasporti più efficiente per residenti e turisti ed un’esperienza di viaggio più comoda e senza stress.
Per chi volesse inviarci la propria testimonianza o condividere la propria esperienza su temi che riguardano l’interesse della comunità, può farlo inviando una lettera a [email protected]