Sembra non finire mai la strage senza tregua di esemplari appartenenti a specie protette che sull’arcipelago maltese continuano ad essere presi di mira da bracconieri senza scrupoli.
Dopo l’incidente di sabato scorso in cui quattro fenicotteri sono stati abbattuti alle prime luci dell’alba a Qawra Point, mercoledì è toccato ad un esemplare di Falco Pescatore essere preso di mira da un cacciatore nella zona di Bidnija.
Secondo quanto riportato dall’Associazione BirdLife Malta, l’incidente è avvenuto nel pomeriggio di mercoledì, segnalato da un passante che ha avvistato il rapace sorvolare l’area per poi precipitare al suolo subito dopo, mancando di poco la sua vettura. L’esemplare ferito è stato poi soccorso e trasportato dagli agenti dell’Unità di Protezione Ambientale (EPU) da un veterinario governativo, che ha certificato l’illegalità del colpo.
Pochi giorni fa BirdLife ha pubblicato le statistiche relative al numero di vittime della caccia illegale registrate sull’arcipelago maltese dal 2014 ad oggi.
Dal grafico si evince che negli ultimi quattro anni sono 523 gli esemplari che hanno perso la vita per mano dei bracconieri, un numero allarmante, che supera per più di due volte quello registrato nel quadriennio precedente.
Ora gli occhi sono tutti puntati sul Governo, sollecitato dalle pressioni messe in atto dalle Associazioni e da vari gruppi di cittadini affinchè siano introdotte delle normative che mettano fine alla caccia illegale di specie protette.