È al vaglio delle Autorità un nuovo progetto che prevede lo sviluppo di un porto turistico nella località di Xemxija, nei pressi di St. Paul Bay, elaborato da Harbour Management, società di proprietà di Pierre Balzan che già gestisce lo scalo turistico di Mġarr a Gozo.
Come riporta Malta Today, da tempo ormai si vociferava circa l’intenzione di realizzare un attracco per yacht nell’area, infatti nel 2009 era già stata presentata una proposta che ai tempi aveva ricevuto l’autorizzazione dall’Autorità marittima – oggi parte di Transport Malta – assegnando la gara proprio ad Harbour Management Ltd.
La concessione fu poi annullata nel 2011, e la faccenda si è trascinata per anni per motivi legali, sino a quando la società e Transport Malta hanno raggiunto un accordo stragiudiziale nel 2020, con la concessione definitiva a favore della compagnia di Pierre Balzan.
La richiesta definitiva è stata presentata lo scorso marzo, ed i dettagli sono stati pubblicati da parte dell’Autorità di Pianificazione solo nei giorni scorsi.
Il piano prevede la realizzazione di un nuovo porto turistico di circa 31.000 metri quadrati nella baia di Xemxija, con strutture di ormeggio per 168 imbarcazioni di diverse dimensioni e 18 moto d’acqua.
Tuttavia, la domanda di concessione è stata revocata nel luglio scorso, dal Public Procurement Review Board, a seguito di una protesta dei gestori dello stabilimento di Beachaven, in prossimità del quale dovrebbe sorgere la nuova infrastruttura.
Anche l’Autorità per l’Ambiente e le Risorse dell’arcipelago maltese (ERA), sebbene non abbia espresso nessuna palese opposizione al progetto, ha ritenuto opportuno intraprendere un’indagine approfondita sull’area di interesse, volta all’individuazione di specie protette e di habitat naturali, sulle quali gli interventi previsti potrebbero impattare.
Dal report è emerso che nell’area interessata è presente la Poseidonia, pianta marina protetta, importantissima per la conservazione degli ecosistemi del Mediterraneo, la cui sopravvivenza è minacciata proprio a causa degli ormeggi e dell’inquinamento.
Attualmente, la richiesta di concessione è ancora in fase di valutazione da parte dell’Autorità di Pianificazione.