Continua la sua battaglia Paul Buttigieg, sindaco di Qala, per la tutela di Ħondoq ir-Rummien, la costa sottostante il villaggio di Qala, situata a sud di Gozo.
Impegnato da circa vent’anni nella strenua difesa del territorio, Buttigieg ha richiesto al Consiglio Locale di dichiarare la località “patrimonio di demanio pubblico” affinché venga tutelata da possibili progetti turistici. Ħondoq ir-Rummien, infatti, attira da diverso tempo l’attenzione di investitori impegnati nello sviluppo di piani commerciali.
La proposta era già stata avanzata nel 2017 da alcune ONG dedicate alla tutela dell’ambiente, senza però ottenere alcun riscontro positivo da parte del Governo.
In una recente dichiarazione su Facebook il primo cittadino di Qala ha ricordato l’importanza che il progetto rappresenta per la Comunità maltese e per le future generazioni. «Il desiderio di molti gozitani, maltesi e persone che amano le nostre isole rimane lo stesso: proteggere Hondoq dallo sviluppo e dalla speculazione».
Prosegue poi, con obiettivi chiari: «tutti i partiti politici hanno affermato che l’area dovrebbe essere protetta. Pertanto, chiediamo ad ognuno di loro di recarsi in Parlamento ed approvare una soluzione affinché l’area venga dichiarata di demanio pubblico, con tutta la protezione che ne consegue».
Nel suo sfogo sui social, Buttigieg ha fatto notare che «i piani territoriali possono essere sempre modificati secondo obiettivi ambientali e sociali, e la protezione di Ħondoq potrebbe esserne un perfetto esempio».
«Non sarebbe quindi la prima volta che tutto ciò accade – evidenzia il sindaco – dato che in passato altri progetti sono stati modificati per rispondere a diverse necessità, come per la variazione delle altezze degli edifici a Ħad-Dingli, la trasformazione di Ħal Ferħ da zona turistica a zona residenziale e la conversione di Ta’ Qali in zona commerciale».
In conclusione alla richiesta rivolta al Consiglio Locale, Buttigieg amplia le prospettive di risoluzione: «Anche i tribunali europei hanno concluso che i piani locali possono essere modificati senza bisogno di rimborsi. Fate questo passo così sapremo con certezza chi ha veramente a cuore l’ambiente».
L’attuazione di un programma di tutela dell’area significherebbe anche soddisfare le aspettative della Comunità che nel referendum del 2002 aveva già espresso voto contrario allo sviluppo turistico in queste aree, ricorda Buttigieg.
Nel frattempo i proprietari dei terreni presso Ħondoq ir-Rummien, avrebbero comunicato al Governo di voler cedere i propri diritti sulla terra, oggetto di un piano che prevede la realizzazione di un porto turistico che ospiterà duecento yacht, oltre ad un complesso residenziale di lusso ed un hotel.
Parte dei terreni sarebbero di proprietà di Gozo Prestige Holidays che, qualora venissero approvati i progetti commerciali proposti, vedrebbe aumentare il valore delle sue proprietà di ben undici volte rispetto al prezzo di acquisto originario. Tuttavia, la società ad oggi non è riuscita ancora ad ottenere i permessi necessari e sembrerebbe così essersi resa disponibile ad aprire un dialogo al fine di trovare una soluzione.
Anche il ministro di Gozo, Clint Camilleri, si è detto contrario a qualsiasi forma di sviluppo nell’area incontaminata, mentre il Partito Nazionalista ha proposto di riacquistare i terreni dagli attuali proprietari trasformandola in un parco nazionale.