Le milizie islamiche sono avanzate rapidamente a Kabul, la capitale dell’Afghanistan, caduta nel giro di poche ore mentre l’ex presidente Ghani abbandonava il paese verso l’Uzbekistan.
Il giorno dopo la proclamazione dell’Emirato islamico il leader dei talebani ha annunciato l’amnistia per i funzionari governativi e l’intenzione di formare un governo “inclusivo”.
Intanto, sono riprese le evacuazioni del personale diplomatico estero all’aeroporto di Kabul dopo la sospensione dei voli stabilita nella giornata di lunedì.
Testimonianze video hanno mostrato le scene drammatiche di migliaia di persone sulla pista dell’aeroporto, alcune delle quali aggrappate disperatamente alla fusoliera del velivolo nel tentativo di imbarcarsi sull’aereo in partenza.
La preoccupazione dei governi di un ritorno alle politiche estreme dei talebani è forte, specie per le donne. Ma i talebani esprimono una maggiore moderazione, invitando le donne a unirsi alla struttura governativa, sulla base di quanto previsto dalla Sharia.
Intanto, nel mondo, si ragiona sui possibili scenari. Il primo ministro britannico Johnson e la cancelliera tedesca Merkel, fanno fronte comune e richiedono, come il presidente Macron, la necessità di convocare il vertice G7 sul dossier afgano. Il presidente americano Biden invece, ha confermato il ritiro delle truppe dall’Afghanistan, con la promessa di colpire con «forza devastante» i talebani qualora intendessero attaccare gli interessi americani.