Il Ministero dell’Energia sta prendendo sul serio il rapporto fornito dal National Audit Office (NAO) in cui, stando alle prime indiscrezioni, si evidenzia la possibilità che i maltesi debbano fare i conti con dei costi maggiorati sulle loro bollette dell’elettricità e dell’acqua, per un valore di ben 6,5 milioni di euro.
Il ministro Miriam Dalli ha riconosciuto tale rischio ed ha dato mandato ai suoi consulenti di fare le opportune valutazioni: «Stiamo studiando il rapporto e dobbiamo assicurarci che il sistema che abbiamo scelto non penalizzi nessun settore della società».
A maggio scorso una prima bozza del rapporto aveva individuato delle variazioni tra i 10,74 e i 468,90 euro in campioni di calcoli pro-rata delle bollette dei consumatori, rispetto al metodo di calcolo annuale. Secondo il revisore generale queste “spese extra” potrebbero costare ai consumatori 4,6 milioni di euro sulle bollette dell’elettricità. Anche le bollette dell’acqua, che sono calcolate usando diverse fasce tariffarie, variano di 1,9 milioni di euro tra la fatturazione pro-rata usata dall’ARMS e il metodo annuale.
Dalli ha però assicurato che le cifre del rapporto sono in fase di studio e che qualsiasi soluzione venga scelta, essa non dovrà colpire nessun settore e nessuna famiglia e che, comunque, ogni decisione finale spetterà al Governo.