Il popolo degli scettici si mobilita. Un notevole numero di persone ha protestato oggi per le strade di Valletta contro i vaccini e contro le restrizioni imposte dal governo per contenere la pandemia da COVID-19.
I manifestanti, molti dei quali non indossavano le mascherine protettive, hanno mostrato cartelli con delle scritte che denunciavano la “tirannia COVID” e chiedevano lo stop alla “vaccinazione obbligatoria” (anche a Malta la vaccinazione non è obbligatoria).
Il corteo ha marciato per le principali strade della capitale e si è fermato davanti alla sede del primo ministro e poi si è diretta davanti al Parlamento.
Ad organizzare la protesta (non autorizzata) è stata la Human Health Alliance, una organizzazione che si definisce impegnata a “informare ed educare il pubblico in generale su questioni riguardanti il loro benessere fisico e mentale”.
Come riporta il Times of Malta, durante la manifestazione gli oratori si sono rivolti ai principali ispiratori della strategia di contenimento della pandemia.
Al premier Robert Abela, al ministro della Sanità Chris Fearne e al sovrintendente Charmaine Gauci, i manifestanti hanno sottolineato alcune incongruenze nella gestione dell’emergenza: «Prima ci dicono che possiamo viaggiare senza il vaccino, il momento dopo ci dicono che è necessario. Prima ci dicono di fare i test PCR, il momento successivo quelli vaccinati non hanno bisogno di fare tali test, anche se possono ancora essere portatori del virus».
I partecipanti hanno contestato quella che considerano una “dittatura medica” voluta da governo per controllare le persone e la loro libertà.
Molti applausi ha ricevuto un oratore che a un certo punto ha così arringatola folla: «Dobbiamo alzarci in piedi, lasciare le persone libere di scegliere. Solo i genitori dovrebbero decidere se i bambini devono essere vaccinati o meno».
Al Times of Malta un altro manifestante ha dichiarato: «Queste restrizioni lasciano alle persone pochissima scelta: se viaggio devo mettermi in quarantena, ma non mi è permesso mettermi in quarantena a casa mia. Se devo mettermi in quarantena in un hotel, dovrebbe pagarlo il governo, non io».
Un’affermazione non esatta, come ha riferito il Times, perché secondo le attuali norme sanitarie i residenti maltesi non vaccinati di ritorno dall’estero possono mettersi in quarantena a casa a condizione che ottengano un’autorizzazione scritta in anticipo inviando un’e-mail alle autorità sanitarie all’indirizzo [email protected].
Oltre a prendersela con i politici e le autorità sanitarie, i no vax hanno accusato anche i giornalisti sostenendo che scrivono notizie false e che fanno “parte del sistema”.
Non vorrei sbagliarmi ma credo che Il popolo Maltese ha sempre seguito le direttive del Governo e secondo me se dobbiamo tornare alla normalità vaccinarsi è una priorità per l’incolumità personale e quella degli altri.