L’Italia sceglie il “Green Pass”. Il governo guidato da Mario Draghi ha deciso che il certificato vaccinale (rilasciato dopo 14 giorni dall’ultima inoculazione) entrerà in vigore dal 6 agosto.
«Il Green Pass – ha detto Draghi – non è un arbitrio, è una condizione per tenere aperte le attività economiche. Invito tutti gli italiani a vaccinarsi e a farlo subito».
Vediamo nel dettaglio cosa prevede il decreto del governo nella tabella riassuntiva pubblicata dal sito del quotidiano Repubblica:
Bar e ristoranti
Il Green Pass dovrebbe essere dunque essere esibito al bar e al ristorante per sedersi, se la consumazione avverrà all’interno del locale. Non all’aperto né tantomeno al bancone.
Palestre, cinema, teatri e musei
Anche per andare ad allenarsi in palestra, per guardare un film al cinema, assistere a uno spettacolo in teatro o visitare una mostra o un museo servirà il Green Pass a partire dal 5 agosto. Ok al Certificato verde anche per piscine, centri termali e fiere.
Stadi e concerti
Negli stadi e ai concerti solo con green pass. Quanto alle soglie di riempimento, le ipotesi che circolano sono tra il 25 e il 30% al chiuso e tra il 30% e il 50% all’aperto.
Discoteche
Nessuna speranza di riapertura per le discoteche che resteranno chiuse, anche in zona bianca.
Treni, aerei, bus e obbligo vaccinale fuori dal decreto legge
Nel decreto legge anti-Covid non dovrebbero esserci norme sull’uso del Green Pass per accedere ai mezzi di trasporto, né quelli di lunga percorrenza – come aerei, trei, navi – né quello pubblico locale come gli autobus, i tram e le metropolitane. Un tema che però, spiegano dalla cabina di regia, “dovrà essere affrontato a stretto giro”, forse già la prossima settimana, anche se la novità potrebbe essere introdotta a settembre. Nel decreto non ci sarà nemmeno l’obbligo di vaccinazione per i docenti e i dipendenti della scuola.
Tamponi gratis o calmierati
Tra le ipotesi allo studio del governo c’è quella di rendere gratuiti o calmierare i prezzi dei tamponi per gli under 18 che sono ancora in ritardo sui vaccini visto che la campagna nazionale ha dato priorità alle fasce anagrafiche più a rischio e per tutte quelle persone che per comprovate ragioni mediche (allergie, altre patologie) non possono vaccinarsi.
La mini-quarantena
La quarantena potrebbe essere ridotta per chi ha il Green pass ed entra in contatto con un positivo. A quanto si apprende si starebbe ora lavorando per scrivere la norma. Nulla cambierebbe invece se ci si ricontagia o ci si infetta nonostante il vaccino.
Zona gialla
Il limite tra la zona bianca e la zona gialla sarà stabilito dalla percentuale di occupazione dei posti letto disponibili che si aggiunge al criterio dell’incidenza che resta fissato in 50 casi ogni 100 mila abitanti. L’indicazione della cabina di regia è fissare il limite al 10% per le terapie intensive e al 15% per i reparti ordinari. Le Regioni avevano chiesto il 20% di terapie intensive, il Cts aveva dato orientamento per una soglia del 5%. Quella del governo sarebbe una scelta di mediazione.
Zona arancione
Per passare in zona arancione le soglie sono state fissate al 20% di occupazione dei posti disponibili per le terapie intensive e al 30% per le aree mediche.
Zona rossa
Si entrerà in zona rossa quando le terapie intensive saranno piene più del 30% e i reparti ordinari più del 40%.
Proroga dello stato di emergenza
Dalla cabina di regia arriva anche l’indicazione di prorogare lo stato di emergenza fino al 31 dicembre 2021.
Invito a vacinarsi a tutti doveva partire nel 2019. Invece produttori dei vacini hanno diffuso fikenews sull’efficacia dei vacini e hanno disorienato con giornali online e statistiche false “algoritmi” dei consumatori. Ritardi governativi e del personale medico sanitario hanno creato le code e condizioni disumane per avere diritto alla consegna online di Greenpass per Malta e viceversa dopo vacino. Nessuno ancora è riuscito a andare in ferrie quest’anno.