È stata una settimana faticosa e complicata ma decisamente gratificante. Ha riscosso un grande successo l’iniziativa di solidarietà di un gruppo di ristoratori italiani che si è mobilitato per aiutare centinaia di giovanissimi connazionali bloccati in quarantena negli hotel e nelle strutture ricettive di Malta.
La buona riuscita dell’operazione è tutta nei numeri: tra colazione, pranzo e cena, sono stati preparati e distribuiti gratuitamente più di 300 pizze, oltre 170 piatti di pasta e riso, 150 tra croissant ripieni e rustici salati, 80 dessert di fine pasto, circa 450 tra soft drink, succhi di frutta, acqua e tè freddo; senza dimenticare i dispositivi di protezione per supportare la sicurezza dei ragazzi in quarantena, nella fattispecie 450 mascherine, 18 litri di gel sanificante da 1 litro, 150 flaconi di gel tascabile da 40ml, 12 litri di alcol per disinfettare mani e superfici.
L’iniziativa è stata doppiamente apprezzata perché i ristoratori – ai quali si sono affiancati imprenditori di altri settori – non hanno esitato a tendere una mano a ragazzini che si sono trovati ad affrontare una condizione di estremo disagio, lontani dalle famiglie e senza un punto di riferimento. Una situazione che è difficile da gestire per gli aiuti, figuriamoci per dei minorenni la cui età media si aggira intorno ai 16 anni.
Gli imprenditori italiani che hanno aderito all’iniziativa hanno dimostrato che l’odio e la stupidità che grondano dai social si possono combattere e vincere con gesti concreti nei confronti di chi sta attraversando un momento molto delicato e spesso nella più totale solitudine.
Quasi tutti gli imprenditori è gente che sa cos’è il sacrificio, sa cos’è il sudore, sa cosa significa venir su dal nulla, potendo contare solo sulle proprie forze. E proprio per questo conosce il valore della solidarietà, sa quanto possa essere importante tendere la mano a qualcuno che sta vivendo una esperienza non facile.
La pandemia ci ha insegnato a fare i conti con le nostre paure più profonde, a combattere con il senso di impotenza che tanti, troppi di noi hanno purtroppo sperimentato vedendo parenti o conoscenti sfidare un nemico invisibile e spesso uscirne perdenti. Per tanti (diciamo pure troppi) odiare è sempre meglio che agire, tanto più che farlo è gratis; mettersi nei panni degli altri, invece, richiede uno sforzo maggiore che non tutti sono disposti a fare.
Eppure c’è chi lo ha fatto, rimboccandosi le maniche in silenzio.
Infine, corre l’obbligo di mettere in guardia tutti: c’è qualcuno che a nome del Corriere di Malta chiede soldi o offre consulenze. Da queste gente prendiamo nettamente le distanze: sono solo degli squallidi sciacalli a cui non bisogna dare nulla, se non il disprezzo.
Volevamo ringraziare tutte le persone che con il loro sacrificio e la loro umanità stanno supportando questi ragazzi, anche mia figlia si trova nel covid hotel Marina Corinthia. Grazie di cuore.
grazie davvero a chi ha aiutato questi ragazzi,abbandonati a sé stessi questa situazione è totalmente assurda ed inconcepibile