In Ungheria “Harry Potter” o “Billy Elliott”, oppure ”Friends” potrebbero non essere più trasmessi in televisione.
Il rischio che i telespettatori ungheresi non possano vedere film e serie tv che hanno spopolato in tutto il mondo, nasce dalle recenti leggi volute dal governo guidato da Viktor Orban, secondo le quali non possono essere veicolate immagini che potrebbero rappresentare una sorta di «propaganda all’ideologia LGBT, malata, malsana e nemica del cristianesimo e dei valori della Nazione».
La faccenda sarebbe passata inosservata se non fosse stata segnalata dall’agenzia di stampa britannica Reuters, secondo la quale i vertici delle reti televisive indipendenti ungheresi hanno protestato contro il probabile divieto di «esporre e promuovere in tv, specie in programmi accessibili ai 18enni e da loro amati, modelli di vita omosessuale».
Oltre che per una inaccettabile violazione della libertà, gli addetti ai lavori sono preoccupati anche perché l’assenza dal piccolo schermo di film e serie tv dalla fama planetaria inciderebbe non poco sugli introiti pubblicitari. Il divieto riguarda anche Netflix, la cui posizione rispetto alla vicenda non è ancora nota.