La violenza sulle donne rappresenta una questione particolarmente avvertita anche a Malta.
Per questa ragione il ministro della Giustizia, Edward Zammit Lewis, e l’avvocato Lydia Abela (moglie dell’attuale premier), hanno varato un piano per raggiungere una serie di obiettivi entro il 2022.
Il progetto – al quale ha preso parte un team di esperti – è incentrato su prevenzione, politiche integrate e raccolta dati, protezione e supporto. Il lavoro mira innanzitutto ad aumentare il livello di consapevolezza delle vittime, che spesso sottovalutano gli effetti di ciò che stanno subendo.
«La violenza domestica – ha dichiarato Zammit Lewis – è il frutto di un certo tipo di ignoranza e stigma che ancora, purtroppo, permane nella società. Quindi vogliamo davvero sottolineare l’importanza della consapevolezza, e dar vita a campagne educative affinché questo messaggio venga recepito».
La strategia elaborata dal ministro e dalla Abela prevede la tutela delle vittime anche attraverso delle modalità che le incoraggino a denunciare le vessazioni. È necessario però che anche i processi possano dare delle risposte in tempi più rapidi.
Zammit Lewis ha spiegato che in questa direzione la modernizzazione dei servizi della giustizia darà un grosso contributo perché saranno allestite delle strutture che consentiranno alle vittime di testimoniare a distanza contro i loro presunti aggressori. «Inoltre – ha sostenuto il ministro – avremo un magistrato specializzato in questi casi, in modo che possano essere trattati con la sensibilità che meritano in ogni fase del processo»-