Una enorme e inspiegabile tragedia – davanti alla quale si può soltanto restare inorriditi – si è conclusa con un bilancio terribile.
Ad Ardea, in provincia di Roma, l’ingegnere informatico Andrea Pignani (35 anni) stamattina ha ucciso David e Daniel Fusinato, due fratellini di 5 ed 10 anni, e Salvatore Ranieri, un 74enne che stava passeggiando in bicicletta. Una quarta persona si è miracolosamente salvata dalla furia omicida dell’assassino che ha premuto più volte il grilletto della sua pistola senza alcuna ragione apparente. Molti vicini di casa hanno sostenuto che quell’uomo aveva più volte dimostrato di essere psicologicamente instabile.
Prima che decidesse di mettere fine alla sua vita, Pignani si è barricato dentro casa. I carabinieri dei reparti speciali lo hanno invitato più volte ad uscire con le mani alzate e a consegnarsi, ma lui non ha mai risposto. Quando hanno fatto irruzione nell’appartamento, il corpo dell’ingegnere informatico è stato trovato sul letto, senza vita: si era suicidato con la stessa arma adoperata qualche ora prima.
Stando alle prime indagini, Pignani viveva da tempo un forte disagio: non lavorava, si era lasciato andare, non aveva amici.
La pistola con la quale ha commesso l’inspiegabile strage molto probabilmente apparteneva al padre, una guardia giurata morta pochi mesi fa.