I giudici maltesi non avrebbero cooperato in merito ad un’inchiesta che vede coinvolti un ex funzionario della Malta Gaming Authority e il suo avvocato di fiducia: è questa l’accusa arrivata dall’Italia, nello specifico dal procuratore antimafia Nicola Gratteri del Tribunale di Catanzaro.
Il magistrato ha affermato di essere ancora in attesa della risposta a una rogatoria internazionale, ossia la richiesta formale che viene avanzata da un tribunale italiano a una corte straniera per chiedere assistenza giudiziaria in merito a fatti che avvengono al di fuori della propria competenza territoriale.
Gratteri sta portando avanti un’operazione antimafia chiamata “Jonny”, legata ad un presunto business della ‘ndrangheta, che avrebbe spostato a Malta alcuni affari legati al gioco d’azzardo. Sentito dalla commissione parlamentare antimafia, il procuratore ha affermato di non trovare concepibile che un Paese vicino, con rapporti così cordiali e intimi, non abbia ancora risposto. «Ho più facilità a collaborare con la Colombia e col Perù che con Malta» ha aggiunto. D’altro canto il procuratore generale maltese Peter Grech, contattato dal quotidiano Malta Today in merito alla vicenda, ha respinto le accuse, assicurando che la polizia sta affrontando il caso.
Intanto la Malta Gaming Authority ha sospeso la licenza della società di scommesse CenturionBet Ltd, che gestisce il marchio Bet1128: dietro a questa sono state trovate infatti le tracce del clan calabrese Arena, finito nel mirino di un filone della stessa inchiesta culminato lo scorso 15 maggio con l’arresto di 68 persone, accusate a vario titolo di: associazione mafiosa, estorsione, porto e detenzione illegale di armi, intestazione fittizia di beni, malversazione ai danni dello Stato, truffa aggravata, frode in pubbliche forniture e altri reati di natura fiscale, tutti aggravati dalle modalità mafiose.
Ora, per proseguire con efficacia la maxi operazione, il procuratore italiano esorta le autorità maltesi a collaborare, evidenziando come i tempi siano essenziali. «Se Malta decide di non collaborare con l’Italia, o risponde con sei mesi o un anno di ritardo, l’indagine sarà inutile. È solo una scelta quella di non rispondere, perché non abbiamo problemi a livello procedurale» ha sottolineato Gratteri, che ha aggiunto di guardare con sospetto all’elevato numero di imprese presenti a Malta che promuovono il gioco d’azzardo online.