Il Primo Ministro ha rifiutato di fornire informazioni al Parlamento sulle persone che hanno acquistato il passaporto maltese secondo il controverso regime di vendita della cittadinanza attuato dal Governo.
La scorsa settimana Joseph Muscat ha respinto una richiesta del parlamentare nazionalista Karol Aquilina di rendere noti i nomi delle centinaia di persone che dal 2015 hanno chiesto e ottenuto la cittadinanza maltese.
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In realtà un elenco di nuovi cittadini maltesi è già stato pubblicato nel mese di agosto del 2016, riferito all’anno precedente, anche se l’elenco non fa alcuna distinzione tra coloro che hanno pagato 1 milione di euro per ottenere l’accesso all’Unione Europea e quelli che hanno ottenuto la cittadinanza attraverso la naturalizzazione.
Nessun elenco è stato invece diffuso quest’anno, come di solito avviene ogni mese di agosto e sempre in riferimento all’anno prima: un adempimento al quale l’esecutivo maltese sarebbe tenuto a provvedere per legge.
Muscat ha riferito al Parlamento che la legge che disciplina il regime non consente di effettuare tali distinzioni tra nuovi cittadini in quanto – secondo il suo parere – questo potrebbe causare discriminazioni e violare il principio di uguaglianza tra tutti i cittadini.
Anche il programma inizialmente previsto dai concessionari Henley & Partners, nel 2013, non permette la pubblicazione dei nomi in Gazzetta ufficiale. Muscat ha rifiutato di rispondere anche a una richiesta ulteriore sull’età e il sesso degli acquirenti di passaporti, sempre con la motivazione di voler proteggere i dati e la privacy delle persone.
Secondo le poche informazioni trapelate, ad aver richiesto e ottenuto la cittadinanza maltese sarebbero diversi milionari, tra cui molti russi, che avrebbero domicilio in appartamenti situati in aree come Birzebbuga, Mellieha, St Paul’s Bay e Mgarr.