La giornalista Daphne Caruana Galizia doveva morire in una notte di agosto del 2017, ma l’omicidio venne annullato all’ultimo minuto.
A riferirlo è stato il pentito Vince Muscat in tribunale, nel corso del procedimento contro Yorgen Fenech, il presunto mandante del delitto.
Secondo quanto ha riferito in aula, lui e Alfred Degiorgio erano appostati in un campo a Bidnija e riuscivano a vedere Daphne mentre scriveva al computer.
Degiorgio doveva spararle attraverso una finestra del seminterrato, usando un fucile di precisione appoggiato su sacchi pieni di terra.
Ma quando i due chiamarono Giorgio Degiorgio per farsi raggiungere con un’auto con la quale darsi alla fuga dopo l’esecuzione, nacque un problema.
George informò suo fratello Alfred che in quel momento in giro c’erano troppe auto della polizia, e il piano fu annullato.
«Alfred si è reso conto che suo fratello si stava innervosendo per il fatto di venire con la sua macchina – ha spiegato Muscat – L’abbiamo annullato… George ha sempre preferito l’idea di usare una bomba per ucciderla, perché era meno fastidioso».
Muscat ha raccontato alla Corte di come furono utilizzati diversi punti di osservazione per controllare l’abitazione della giornalista a Bidnija: Daphne fu spiata attraverso un potente binocolo, e fu anche pedinata fin dentro un bar a Naxxar, dove andava regolarmente.
Il pentito ha anche rivelato che i Degiorgio erano in possesso di informazioni top-secret circa le indagini svolte dalla polizia; sapevano, ad esempio, quando gli agenti avrebbero fatto irruzione nel capannone nel quale i killer si erano nascosti.
Lo scorso febbraio Muscat ha ammesso la sua colpevolezza ed è stato condannato a 15 anni di carcere dopo un patteggiamento.
Gli è stata anche concessa la grazia per aver riferito tutto ciò che sapeva sull’omicidio dell’avvocato Carmel Chircop.
I fratelli Degiorgio, coimputati dell’omicidio, hanno mantenuto la loro dichiarazione di non colpevolezza e sono in attesa di giudizio.
Fenech è accusato di aver ideato l’omicidio chiedendo a Melvin Theuma di entrare in contatto con i Degiorgio per chiedere loro di eseguire l’assassinio della Caruana Galizia.
Fenech avrebbe pagato i killer con la somma 150mila euro.
A Theuma, invece, è stata concessa la grazia per aver collaborato alle indagini.