A una settimana dalla riapertura dei ristoranti, le cose sono andate complessivamente bene.
Lo ha dichiarato a The Malta Independent Tony Zahra, presidente della Malta Hotels and Restaurants Association (MHRA).
Ristoranti e caffè erano stati chiusi a marzo a causa di un picco di casi di COVID-19, e hanno rialzato le serrande solo il 10 maggio: per ora restano aperti fino alle 17 per poi fornire solo l’asporto, ma dal 24 potranno servire i clienti fino a mezzanotte.
«È andata meglio del previsto – ha detto Zahra – Abbiamo avuto alcune risposte molto positive. Sembrava che la domanda fosse contenuta e sebbene ci aspettassimo una buona risposta, la reazione della clientela è stata anche migliore delle attese».
Gli unici che non hanno ancora goduto dei benefici della riapertura sono quei ristoranti che offrono una cucina raffinata e che hanno sempre avuto il picco di clienti nell’ora di cena; per rifarsi degli incassi perduti, aspettano con ansia il 24 maggio, quando l’orario di apertura sarà esteso fino alle 24.
Le aspettative della MHRA non sono comunque altissime, almeno nell’immediato.
Tra due settimane comincia la stagione estiva, ma l’avvio non sarà col botto.
«Mi aspetto un mese di giugno più lento di luglio e agosto, ma comunque è sempre così – ha detto Zhara – Però non avremo gli stessi numeri del 2019, il flusso sarà inferiore a due anni fa».
L’associazione prevede che nella migliore delle ipotesi, tra giugno e dicembre a Malta si registrerà il 40% in meno delle presenze registrate nello stesso periodo del 2019.
«Non possiamo festeggiare come se tutto fosse alle nostre spalle – ha detto il presidente della MHRA – perché non è così, ma almeno ora abbiamo più certezze per quanto riguarda il nostro settore».