Con i soldi non si compra la felicità. I passaporti, invece si, quelli li puoi comprare senza grossi sforzi: e a Malta in questo senso ha fatto la “spesa” un gruppo di ricchi di ogni parte del pianeta: cinesi, russi, arabi che – come primo gesto di “appartenenza”- hanno dovuto investire sull’isola un bel po’ di denari.
Quasi tutti hanno però fatto richiesta di ottenere il prezioso documento senza osservare ciò che impone la legge.
Insomma, sarebbe stato sufficiente sbrigare alcune formalità per non sottoporsi al fondamentale obbligo di risiedere a Malta per un periodo di 12 mesi, al termine del quale avrebbero ottenuto la cittadinanza.
Lo scandalo dei cosiddetti “passaporti d’oro” – sul quale aveva scritto la giornalista Daphne Caruana Galizia, assassinata nell’ottobre del 2017 – è emerso attraverso l’esame di una enorme mole di documenti della “Henley & Partners” (“H&N”), una società di consulenza di cittadinanza e residenza globale la cui sede principale è a Londra, ma che è presente con i suoi uffici in altri venticinque Paesi.
In una mail inviata a un cliente, “H&N” mettono nero su bianco come viene scavalcata la legge: «Il richiedente non deve necessariamente essere fisicamente presente nel Paese. Tuttavia, al fine di creare un legame genuino con le isole maltesi, il governo maltese apprezzerebbe leggere il numero di giorni previsti nella lettera di accompagnamento. Il numero di giorni dovrebbe essere di almeno 14».
Come si possa stabilire un “legame genuino” in sole due settimane, resta un mistero. In questo modo, dunque, avere il passaporto e diventare cittadini UE è quasi un regalo.
I dettagli sono emersi da un’indagine condotta da un pool di reporter appartenenti a diverse testate – tra cui Times of Malta e Malta Today – nell’ambito del progetto “Passport Papers” relativo al fondo Investigative Journalism for Europe (IJ4EU) e coordinato dalla Fondazione Daphne Caruana Galizia.
Secondo quanto riporta il Times of Malta, i milionari che acquistano un passaporto pur dovendo risiedere per almeno un anno a Malta, restano sull’isola in media appena 16 giorni.
Ma non è tutto: in alcuni casi chi ha chiesto il passaporto è entrato e uscita da Malta entro 24 ore dal giuramento di fedeltà al Paese, alla sua Costituzione e al suo popolo.
Dai documenti della “Henley & Partners” è emerso, inoltre, che per evitare la “scocciatura” di rimanere sull’isola almeno un anno, era sufficiente dimostrare di vivere a Malta attraverso l’iscrizione a un club locale, o facendo delle donazioni in beneficenza, o comprando uno yacht, o persino sottoscrivendo l’abbonamento un giornale.
La vicenda ha suscitato la reazione della Commissione europea nell’ottobre del 2020 ha aperto una procedura d’infrazione contro Malta e Cipro per la vendita dei passaporti e della cittadinanza a persone che diventano cittadini UE senza che abbiano alcun legame con l’isola.
«Nell’isola – scrive il quotidiano italiano Domani – c’è chi ha comprato proprietà immobiliari dal valore di 350mila euro e chi ha pagato un affitto di cinque anni per un totale di 80mila euro. L’importante è raggiungere lo scopo finale: la cittadinanza europea».