La pandemia non è solo un flagello per la salute. Tra maggiori esborsi e minori entrate, allo Stato il COVID-19 costa 5 milioni di euro al giorno.
Nonostante tutto, però, non ci saranno nuove tasse né saranno rincarate quella già esistenti. Questa è almeno la promessa solenne del ministro delle Finanze, Clyde Caruana.
I dati, tuttavia, non sono proprio incoraggianti per il bilancio del Paese: l’Ufficio nazionale di statistica ha affermato che le entrate totali sono diminuite di 378,1 milioni di euro rispetto al 2019, mentre le spese sono aumentate di 972,1 milioni di euro.
L’anno scorso, poi, il disavanzo nazionale è salito a 1.300,2 milioni di euro, pari al 10,1% del Prodotto interno lordo. Quest’anno, ovviamente, andrà peggio: il disavanzo nazionale dovrebbe salire a 1,6 miliardi di euro.
A causa della pandemia, quest’anno le entrate dovrebbero diminuire di 843 milioni di euro, mentre la spesa dovrebbe aumentare di 1 miliardo di euro. La spesa aggiuntiva include l’integrazione salariale, il sostegno al sistema sanitario e gli aiuti previsti per Air Malta.
I maltesi, però, possono stare tranquilli, Caruana ribadisce che il peso della crisi dovuta alla pandemia non graverà sulle tasche dei cittadini:
«L’errore più grande che potremmo fare è aumentare le tasse – ha detto il ministro delle Finanze al Times of Malta – sarebbe come premere il pedale dell’acceleratore tirando contemporaneamente anche il freno a mano. L’economia deve essere sostenuta e abbiamo bisogno di certezze in modo che gli investitori possano pianificare a lungo termine. Il governo, comunque, deve continuare a fornire aiuti all’economia, perché non farlo in questa fase sarebbe prematuro».