Silvio Debono e la famiglia della giornalista Daphne Caruana Galizia hanno raggiunto un accordo che mette fine ai procedimenti avviati dalle 19 querele che l’imprenditore aveva presentato contro la cronista assassinata con un’autobomba nell’ottobre del 2017.
Debono ha infatti ritirato tutte le denunce per diffamazione – ricadute sui familiari di Daphne – relative a una serie di articoli che la cronista aveva scritto in merito ad una operazione controversa su alcuni terreni a St. George’s Bay.
Le querele erano state presentate nel marzo del 2017, sette mesi prima dell’attentato nel quale la reporter aveva perso la vita.
«Volevo difendere i miei diritti e sono sicuro che possiamo trovare un compromesso», aveva detto Debono nel novembre scorso, spiegando i motivi per cui aveva deciso di portare la giornalista in tribunale.
L’imprenditore aveva sostenuto di non essere «un uomo vendicativo» e di voler trovare un compromesso. L’accordo è stato raggiunto nei giorni scorsi: le querele sono state ritirate e Debono non ha più nulla da pretendere dagli eredi di Daphne.