Un ex investigatore della FIAU, unità di intelligence finanziaria, ha riferito al quotidiano inglese The Times di temere per la sua vita per il possesso di informazioni legate al presunto coinvolgimento della moglie del Primo Ministro in una società offshore segreta.
Jonathan Ferris ha detto di essere stato licenziato dalla FIAU durante il suo periodo di prova perché l’agenzia temeva che potesse far emergere la verità sui rapporti economici di Michelle Muscat, e sulla società offshore Egrant.
Ferris sostiene di essere “seguito” in strada, il che lo ha preoccupato abbastanza da predisporre piani di emergenza per non disperdere informazioni importanti su Pilatus Bank in suo possesso nel caso in cui venga assassinato.
Leggi — David Casa (PN): «Pilatus Bank è una minaccia a tutto il settore finanziario maltese»
Lavorando come responsabile della sicurezza in un hotel, ora Ferris si sente più al sicuro di prima, ma in caso di morte – assicura – tutte le informazioni finiranno in mano a persone di sua fiducia.
Con l’occasione anche l’ex dipendente russa di Pilatus Bank, Maria Efimova, ha raccontato al Times i motivi che l’hanno portata ad abbandonare Malta per trasferirsi una località sconosciuta dopo le elezioni dello scorso giugno, temendo anche lei per la sua vita.
Efimova lavorava presso la sede di Ta’ Xbiex come segretario esecutivo del presidente Seyed Ali Sadr. È stata licenziata a marzo 2016 e in seguito ha citato in giudizio la banca per non aver ricevuto diversi stipendi. «Ho detto che sarei andata alla Fiau per riferire tutto – ha detto – e dieci giorni dopo mi hanno licenziata». Pilatus Bank, però, ha contrattaccato accusando Efimova di appropriazione indebita di fondi.
Lo scorso aprile Efimova aveva rilasciato alla giornalista assassinata Daphne Caruana Galizia informazioni segrete che sembravano dimostrare come la moglie del Primo Ministro, Michelle Muscat, fosse l’ultima beneficiaria di Egrant – una misteriosa compagnia offshore comparsa nei Panama Papers a fianco delle aziende di proprietà del ministro del turismo Konrad Mizzi e del capo dello staff del primo ministro Keith Schembri.
In seguito Caruana Galizia aveva riferito che Egrant avrebbe ricevuto un pagamento di oltre 1 milione di euro da una società di Dubai di proprietà di Leyla Aliyeva, figlia del sovrano dell’Azerbaigian Ilham Aliyev. Joseph Muscat, dal canto suo, aveva condannato l’affermazione come «la più grande menzogna nella storia politica di Malta», prima di portare il Paese a elezioni anticipate e venire riconfermato per un secondo mandato.
Poco prima di fuggire da Malta in seguito alle elezioni di giugno, Efimova aveva accusato Joseph Muscat di aver assunto un detective russo per intimidire suo padre a Mosca.