Collaborare insieme a beneficio non solo dei lavoratori che vivono a Malta ma anche dei transfrontalieri. È uno degli impegni presi stamattina nel corso di un incontro che il sindacato GWU (General workers union) ha avuto con l’Ambasciatore italiano a Malta, Fabrizio Romano.
Un colloquio dal quale sono emersi molti spunti per avviare un rapporto di cooperazione indispensabile se si tiene conto della massiccia presenza di italiani che hanno deciso di trovare un’occupazione a Malta.
Per il GWU hanno partecipato all’incontro il segretario generale Josef Bugeja, il presidente Victor Carachi, il vicesegretario generale Kevin Camilleri; presenti anche il delegato GWU all’Irtuc, Stanislao Filice, il responsabile del Contact Point GWU-CGIL, Riccardo Travaglini e l’editore del Corriere di Malta.
All’Ambasciatore Romano, Bugeja ha spiegato che GWU ha alle spalle una lunga collaborazione con i sindacati italiani, soprattutto con la CGIL, insieme alla quale si è creata una unità d’intenti assai solida. GWU e CGIL sono oramai un punto di riferimento per lavoratori, uomini, donne, giovani e pensionati italiani presenti a Malta; a tutti viene fornito qualsiasi tipo di supporto. Il contributo del sindacato, dunque, è da considerare una garanzia per chi ha bisogno di sostegno e assistenza.
Un’altra questione è quella della tutela dei diritti: a Romano, Bugeja ha sottolineato come GWU ha sempre creduto e continuerà a credere che tutti i lavoratori siano uguali.
Dal canto suo, l’Ambasciatore ha detto di aver compreso l’importanza della GWU, non solo per i lavoratori maltesi, e si è detto disponibile ad approfondire tutte le tematiche proposte dal sindacato.