Keith Schembri, ex capo di gabinetto del governo Muscat, resta in carcere: il giudice gli ha negato la libertà su cauzione. Stessa sorte per Malcolm Scerri e Robert Zammit.
Diversa il destino di Alfio Schembri, papà di Keith, e direttore del gruppo Kasko: è uscito pagando la cauzione (tra deposito e garanzia la somma è di 70mila euro), ma ha dovuto consegnare al tribunale tutti i suoi documenti, ovvero il passaporto, la carta d’identità e la patente di guida.
Nei giorni scorsi Keith Schembri è stato arrestato insieme ad un’altra decina di persone, accusate a vario titolo di reati piuttosto gravi (corruzione, riciclaggio e frode di denaro), nell’ambito di una inchiesta nata all’indomani della dalla scoperta di presunti pagamenti avvenuti tra il 2010 ed il 2015 – per 650 mila euro – sui conti offshore dell’ex direttore editoriale del Times of Malta, Adrian Hillman.
Nel settembre dell’anno scorso, Schembri fu arrestato con l’accusa aver preso mazzette per facilitare la vendita di passaporti maltesi. Il nome dell’ex capo di gabinetto del governo Muscat è saltato fuori anche nell’inchiesta sull’omicidio di Daphne Caruana Galizia. Secondo Yorgen Fenech, il re dei casinò accusato di essere il mandante dell’assassinio della giornalista, Schembri sarebbe stato la mente dell’attentato nella quale, nell’ottobre del 2017, fu ammazzata la coraggiosa cronista.