Mai mollare, mai. Tutti vorrebbero resistere a qualsiasi rovescio della vita e tutti vorrebbero che le aspirazioni coltivate da bambino un giorno potessero realizzarsi. Ma sono davvero pochi quelli che riescono a non farsi travolgere dagli eventi e a riporre i sogni in qualche cassetto.
Ma tra quanti non hanno mai mollato c’è Ailton Jorge dos Santos Soares, conosciuto da tutti come Dodò: il suo sogno si è sviluppato lungo l’asse Italia–Malta e gli ha consentito di fare ciò che aveva sempre desiderato, ovvero giocare al calcio da professionista.
La storia di Dodò, nato a Capo Verde (un arcipelago situato nell’Africa occidentale) – raccontata dal Corriere del Mezzogiorno – è davvero un bell’esempio di quanto le motivazioni siano fondamentali. Oggi ha 30 anni e gioca nell’Hamrun Spartans, una squadra che è in cima alla classifica del campionato maltese grazie anche ai suoi gol: finora ne ha realizzati 14.
Ma prima di approdare sull’isola Dodò è passato per Napoli dov’è arrivato nel 2009 da clandestino. Ha giocato per qualche anno a livello amatoriale, guadagnandosi da vivere con diversi mestieri, dall’idraulico all’elettricista. Ha trovato spazio nei campionati minori indossando le casacche dell’Afro Napoli e del Procida; in una stagione ha segnato ben 30 gol.
Poi un giorno arriva la chiamata da Malta: l’Hamrun Spartans cerca un attaccante e Dodò è la prima scelta. Gli esordi non sono proprio esaltanti, non si esprime ad alti livelli anche perché la morte del babbo incide molto sul suo morale. In questa stagione, però, è tornato ad essere il bomber che segna a ripetizione e con i suoi gol ha trascinato l’Hamrun in vetta, mentre mancano solo sette giornate alle fine del torneo. A Malta se lo tengono stretto, ma non è detto che possano arrivare offerte anche da club di altri Paesi.