Stare chiusi in casa non è mai stato un concetto familiare quanto adesso. Ci siamo talmente abituati al comfort delle nostre dimore, seppur ci stia stretto, da dimenticare spesso che c’è anche chi non è abbastanza fortunato da avere un tetto sulla testa. E’ davvero inevitabile demandare sempre ad altri, come i volontari delle varie associazioni Onlus, oppure possiamo fare qualcosa anche individualmente per tendere una mano a chi ha bisogno?
Siamo felici che tu sia arrivato fino a qui con la lettura di questo articolo.
Abbiamo la tua attenzione?
Bene, perché fin qui non ti abbiamo mentito, ma abbiamo forse omesso un dettaglio.
In effetti è necessario specificare che i sei senzatetto che hanno cercato rifugio in un buco non sono persone, bensì cuccioli randagi forse rimasti orfani, sicuramente indifesi.
Ma fa veramente differenza?
Pensaci un istante: gli animali soffrono la fame e il freddo proprio come noi. Possono restare orfani quando ancora necessitano della madre come succede a noi – anzi spesso a causa nostra. La differenza è che non possono appellarsi ad altro che alla buona sorte e al cuore di quegli esseri umani che decidono di intervenire o prendersene cura.
Tra questi ci sono i membri delle associazioni animaliste, come Lulu Arpa – Rescued is my favorite breed.
Nelle ultime ore hanno dovuto dedicarsi a una vera e propria operazione di salvataggio di ben sei cagnolini abbandonati in un fosso nei pressi di Siggiewi.
Al momento la madre, probabilmente randagia, non è ancora stata trovata. La piccola banda adesso è al sicuro, affidata all’APH Veterinary Hospital, ma è necessario il passo successivo: famiglie umane disposte all’adozione.
Condividiamo questa notizia sperando arrivi a dei lettori che hanno a disposizione uno spazio per un senzatetto nella loro dimora e soprattutto nel loro cuore. Chissà, potrebbe trattarsi di te: se tenderai la mano a una di queste creature, te ne saranno grate per il resto della loro vita.
Se sei interessato/a o conosci qualcuno che potrebbe esserlo, ecco la pagina Facebook dell’associazione che se ne sta prendendo cura.
Ecco il video del salvataggio