Nonostante le evidenze archeologiche e di tutela legale dell’area archeologica, il Planning Authority ha approvato un piano costruttivo sopra l’area di Tal Qares per l’ampliamento di un supermercato che verrà edificato a ridosso dell’area.
Si tratta di una vasta area risalente all’era preistorica ed anche con sedimenti dell’età romana, tanto che nel 2006 l’area venne classificata come area archeologica di alto livello.
I resti archeologici hanno portato alla ricostruzione del piano catacombale in uso in età romana, includendo una catacomba a 3 stanze, 4 tombe e ceramiche.
Fondamentale per risalire all’epoca preistorica del sedimento è stato il ritrovamento di un megalite, cisterne e contenitori, risalenti all’età del bronzo.
Nel 2017 questa classificazione è stata rimossa, riportando l’area ad uno status “svincolato”. A rischio anche le fondamenta della vicina cappella di S. Andrew del 1657.
Il danno sarà anche ambientale in quanto verranno rimossi 22 alberi le cui specie sono protette.
L’associazione no profit formata da artisti e archeologi sostiene da anni questa battaglia e chiede l’aiuto di ogni cittadino per fermare questo sopruso edilizio. QUI la petizione!
La manifestazione di protesta sarà pacifica e culturale, sabato 23 Gennaio dalle ore 10 alle ore 15 davanti la rotonda di Mosta si esibiranno visual-artists, ci sarà un laboratorio di ceramica per i bambini, letture di poesia e ovviamente letture sul sito archeologico in questione.
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