Una guerra giudiziaria, fino ad ora unica nel suo genere, è stata presentata da due consumatori contro il calcolo dei consumi adottato dalla società ARMS Ltd, potrebbe portare a novità sostanziali nel calcolo delle bollette elettriche a Malta.
Due residenti di Lija, Darren Cordina e Melvin Polidano, hanno presentato una contestazione in sede civile dopo aver ricevuto un bolletta per il periodo compreso tra il 27 settembre 2016 e il 26 gennaio 2017. I due hanno avviato un’azione legale dopo essere stati chiamati a pagare per il servizio in proiezione ad un calcolo generico sui consumi annuali.
Ciò non dovrebbe avvenire, secondo i due consumatori, perché una norma prevede che le proprietà a uso abitativo debbano essere soggette alla tariffa in base al consumo annuale effettivo. È possibile anche un calcolo sull’importo da versare in un primo momento in base a criteri prestabiliti, come i consumi dello stesso periodo nell’anno precedente, ma questo non può prescindere dal successivo calcolo sul consumo reale di ciascuna abitazione per il rimborso di eventuali eccedenze versate.
Cordina e Polidano sostengono che il metodo di calcolo violi le direttive comunitarie sui diritti del consumatore, nonché altre direttive sull’efficienza energetica e sulle pratiche commerciali sleali nel mercato interno.
La causa, firmata dall’avvocato Maxilene Ellul, ha portato a chiedere alla Prima sezione della Corte Civile di confermare una violazione di legge da parte di ARMS e ordinare all’azienda di calcolare le fatture dei consumatori in base alle leggi e alle normative UE attualmente in vigore.
I ricorrenti hanno inoltre chiesto alla corte un risarcimento dei danni dovuti alle pratiche di fatturazione adottate da ARMS, e le mancate informazione sul prezzo effettivo dell’energia consumata, che li ha portati a limitare l’uso del riscaldamento per le eccessive spese.
Se le richieste venissero accolte, potrebbero portare a una valanga di ricorsi e costringere la società a rivedere il metodo di calcolo dei consumi.